INPS, assegno d’invalidità per le malattie gastriche: si può avere a qualsiasi età

Le malattie croniche legate all’apparato digerente possono portare all’assegno INPS. Prima di riceverlo servono vari passaggi. Ecco quali.

INPS, assegno (AdobeStock)
INPS, assegno (AdobeStock)

Nel corso degli anni, tante malattie danno pieno riconoscimento all’assegno d’invalidità da parte dell’INPS. Le malattie croniche fanno parte di questa categoria. Sono patologie che incidono sia sul fisico che sull’aspetto mentale del soggetto. Chi ne soffre deve procedere a controlli e terapie periodiche.

Insomma, la situazione che riguarda le malattie croniche è molto complessa. Questa perché si presentano come patologie di lunga durata e che progrediscono piano, piano. Nel nostro discorso rientrano perfettamente le malattie dell’apparato digerente. Alcune di queste danno accesso all’assegno di invalidità da parte dell’INPS.

Come possiamo immaginare, l’assegno non viene riconosciuto automaticamente. Prima di arrivare a riceverlo, bisogna passare da diversi passaggi. Un accertamento che deve dimostrare, appunto, la presenza della malattia cronica. Questo avviene tramite una specifica Commissione Medica. Andiamo a vedere adesso di quali malattie parliamo.

INPS: ecco le malattie croniche che danno accesso all’assegno

In questi ultimi anni, le malattie che riguardano l’apparato digerente sono aumentate. Da come riportato dall’Humanitas, c’è stato un aumento davvero significativo negli ultimi 10 anni. Si parla di un aumento di circa 20 volte nel numero dei malati. Proprio per questo motivo, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito delle linee guida chiare e precise. Le malattie croniche in questione, secondo quanto riportato dal sito proiezionidiborsa, sono varie e tutte delicate. Ecco di seguito le malattie di riferimento.

  • Cirrosi epatica classe B e classe C di Child-pug;
  • Stenosi esofagea;
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali: malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa.

Queste ultime due, nell’ultimo periodo, si sono molto diffuse. Un quadro in netto peggioramento rispetto al passato. Tra l’altro, cosa che serve anche per il riconoscimento della percentuale, non tutti i casi sono uguali. Si viaggia da quello più delicato fino a situazioni davvero pesanti che portato il soggetto ad operarsi.

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Come abbiamo detto in precedenza, prima di ricevere l’assegno servono vari passaggi. In prima battuta, si deve avere la certificazione del medico che attesti la patologia. Successivamente si invia la domanda all’INPS. Si può fare tramite il sito. E, in ultima battuta, si svolge un esame giudicato da una Commissione Medica. Se quest’ultima non dovesse riconoscere l’invalidità o dovesse riconoscere una percentuale inferiore, si potrà fare ricorso. Il soggetto avrà la possibilità di ricorrere, secondo quanto riportato da proiezionidiborsa, all’Autorità giudiziaria tramite un accertamento tecnico preventivo.

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