Giampiero Galeazzi, “l’eredità” è tutta nelle sue mani

Dopo la morte di Giampiero Galeazzi ci si chiede chi sarà l’erede del giornalista sportivo. Ma il suo testamento era già stato rivelato. Ecco di chi si tratta. 

Questa mattina è venuto a mancare al mondo del giornalismo uno dei volti più importanti: Giampiero Galeazzi. Il cronista aveva 75 anni ed era soprannominato da tutti come “Bisteccone” per via della sua stazza. Nome datogli dagli anni Settanta, poco prima di fare il suo approdo in Rai, dove ci rimase fino alla pensione.

L’ultima volta in cui è stato in televisione era quando è andato come ospite a Domenica In da Mara Venier, sua amica di sempre. Nel salotto di Rai 1 nel dicembre 2019 era insieme a Stefano Masciarelli e Paolo Rossi per celebrare i 90 anni di Don Mazzi. Nell’occasione, il campione di calcio recentemente scomparso si è commosso nel rivedere lo storico telecronista sportivo.

Già all’epoca era apparso visibilmente affaticato da una malattia che si trascinava dietro da anni. Infatti, soffriva di diabete. Adesso, dopo la sua morte, ci si chiede a chi andrà l’eredità della conduzione sportiva. Una risposta l’aveva data lui stesso.

Giampiero Galeazzi, a chi andrà la sua eredità sportiva? Il nome ricade su Pierluigi Pardo

Come abbiamo anticipato, a scegliere chi fosse la persona più idonea a ricoprire il ruolo che lui stesso aveva fatto con professionalità e dedizione è stato lo stesso Galeazzi. In un’intervista gli era stato chiesto quale fosse il telecronista che gli piacesse di più e lui ci ha tenuto a dare il suo pensiero.

“Pierluigi Pardo ha fatto il mio stesso percorso sul piano della simpatia, poi è un romano, un gaudente”, aveva detto. A rispolverare queste dichiarazioni ci ha pensato lo stesso conduttore di Tiki Taka, pubblicando lo straccio dell’intervista che fece.

LEGGI ANCHE >>> Giampiero Galeazzi è brutale con la collega: “Non ne sentirò molto la mancanza”

“Orgoglioso di ricevere i complimenti di Giampiero, modello assoluto, capace di costruire un rapporto alla pari con i calciatori, – scrive Pardo su Twitter – basato su stima, rispetto e ironia e di trasmettere in telecronaca la cosa più importante: l’emozione”.