Detrazioni fiscali: ai primi posti ci sono beneficenza e adozione a distanza

Potenziamento del bonus IRPEF dal 1° gennaio 2022, primo passo per ridurre cuneo fiscale sui redditi da lavoro. Ma c’è molto di più in merito alle detrazioni fiscali.

Detrazioni fiscali
Detrazioni fiscali

È questa una delle ultime ipotesi emerse sull’utilizzo degli 8 miliardi di euro stanziati dalla Legge di Bilancio 2022 per gli interventi in materia fiscale.

Le novità, ancora in fase “embrionale”, porterebbero ad un aumento di importo e alla ridefinizione dei limiti di reddito per l’accesso al bonus IRPEF 2022. E corrono in parallelo all’ipotesi di abolizione o riduzione dell’IRAP e ad un primo intervento correttivo in materia di aliquote IRPEF.

In campo anche un intervento sul cuneo fiscale, per alleggerire il costo delle assunzioni a carico delle imprese.

Detrazioni fiscali: parola d’ordine alleggerire il peso di famiglie e aziende

Sulle diverse proposte in campo sarà il Parlamento a dover trovare la giusta direttrice, in sede di discussione del testo della Legge di Bilancio 2022.

Un lavoro che si preannuncia ricco di insidie, tenuto conto delle diversità di vedute in merito alle misure prioritarie in campo fiscale.

Il testo ancora in bozza della Legge di Bilancio 2022, all’articolo 2 stabilisce che saranno 8 i miliardi di risorse stanziate per la riduzione della pressione fiscale. Eccoli i fattori produttivi che dovranno essere utilizzati per i seguenti percorsi.

  1. ridurre l’imposta sul reddito delle persone fisiche, al fine di alleggerire il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive mediante la revisione di una o più aliquote IRPEF e del sistema di detrazioni sui redditi da lavoro e trattamento integrativo;
  2. ridurre l’aliquota IRAP, l’imposta regionale sulle attività produttive.

Si tratta delle due linee guida sulle quali Parlamento e Governo sono chiamate al confronto in sede di discussione e approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2022.

E’ bene sapere, però che, riguardo alle detrazioni che, come tutte le erogazioni liberali, anche gli importi destinati all’Adozione a Distanza sono detraibili o deducibili attraverso la dichiarazione dei redditi nel modello 730 2020.

A tutti i donatori che abbiano effettuato erogazioni liberali nel 2020 sono quindi riconosciute alcune agevolazioni fiscali, sotto forma di:

  • Detrazioni d’imposta
  • Deduzioni dal reddito imponibile IRPEF

Se si decide di detrarre, l’importo incide in percentuale direttamente sull’imposta lorda, riducendo l’imposta dovuta dal donatore. Altrimenti se si decide di dedurre l’importo della donazione può essere portato in diminuzione dal reddito complessivo rilevante ai fini Irpef, prima del calcolo dell’imposta.

La riforma del terzo settore cominciata dal 2018

Per le persone fisiche, le donazioni come l’adozione a distanza, sono detraibili dall’imposta lorda dichiarata ai fini IRPEF in misura pari al 30% della donazione effettuata, fino a un massimo di 30.000 euro, oppure possono essere dedotte dal reddito complessivo per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato.

Grazie alla riforma del Terzo settore, dal 2018 il mondo della cooperazione e del volontariato ha avuto un meritato occhio di riguardo. Così, chi decide di compiere una o più adozioni a distanza tramite spese tracciate e certificabili presso gli enti registrati, potrebbe ottenere degli ottimi benefici.

Detrazioni fiscali: adozione a distanza, ci hai mai pensato?

Per le aziende l’importo destinato all’Adozione a Distanza è deducibile dal reddito complessivo netto del soggetto erogatore per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato oppure è deducibile dal reddito d’impresa dichiarato al 2% o per un importo non superiore a 30.000 euro.

Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali le donazioni devono essere tracciate, effettuate quindi attraverso bonifico bancario, assegno non trasferibile, bollettino CCP o carta di credito. È necessario conservare la copia del versamento effettuato.

Per ogni dubbio su quale opzione è più vantaggiosa ai fini fiscali è consigliabile rivolgersi al proprio consulente di fiducia, commercialista o CAF.

La possibilità di poter dedurre o detrarre una parte dell’importo donato può diventare un buon incentivo per iniziare un’Adozione a Distanza e dare così un futuro migliore a una bambina o a un bambino e alla sua comunità nei Paesi dove c’è maggior bisogno.

Nell’attesa che partano i lavori parlamentari, facciamo quindi il punto delle ipotesi allo studio.

Bonus Irpef 2022: ecco cosa potrebbe cambiare

Una di queste interesserebbe il bonus IRPEF che, dal 2022, potrebbe cambiare nuovamente forma per quanto riguarda importo e requisiti reddituali per l’accesso.

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Si ricorda che ad oggi: il credito derivante dal taglio al cuneo fiscale sui redditi da lavoro ammonta a 100 euro al mese per i lavoratori dipendenti fino a 28.000 euro di reddito;
spetta un’ulteriore detrazione da 100 a 80 euro per i redditi fino a 35.000 euro;
superata tale soglia, l’ulteriore detrazione decresce all’aumentare delle somme percepite fino ad azzerarsi, entro il limite di 40.000 euro.

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