Addio a whatsapp: ecco quali smartphone dal 1 novembre non potranno più usarlo

Un cambiamento che di certo non farà piacere a quegli utenti di whatsapp che sono gioco forza alle prese con sistemi operativi obsoleti nei loro cellulari.

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Migliaia di utenti, è ufficiale, non potranno più adoperare un’applicazione fondamentale come whatsapp. L’unica soluzione, necesse est direbbero i latini, potrebbe essere quella “drastica e dolorosa” di acquistare un nuovo telefono. Eh sì, perchè il tempo scorre inesorabile e lascia indietro i dispositivi cosiddetti obsoleti. A comunicarlo è addirittura la casa madre di Whatsapp. Da qui arriva “la batosta” per migliaia di utenti che conservano ancora gelosamente smartphone con sistemi android che però ad oggi sono considerati superati per il programma principe di messaggistica istantanea nato nel 2009 che ha rivoluzionato il mondo.

La notizia non lascia spazio a dubbi e mancano pochissime ore alla sua concretizzazione. Non ci saranno dietro front. In ballo ci sono tanti “bei dollaroni”. Dal 1° novembre, l’app di messaggistica WhatsApp smetterà di funzionare negli smartphone più obsoleti. Ma ci chiediamo, allora, esiste una soluzione per rimediare, oppure davvero i cellulari di migliaia di persone dovranno diventare poco più che un soprammobile di casa?

Whatsapp ha deciso: dal 1 novembre i cellulari obsoleti non potranno più utilizzare il programma

Come riportato sull’area Faq della stessa app, alla voce Android-installazione e “Informazione sui dispositivi Android supportati”, in fondo alle caratteristiche si legge una nota importante che non lascia spazio a dubbi.

“WhatsApp non supporterà più i dispositivi Android con sistema operativo 4.0.4 e versioni precedenti a partire dall’1 novembre 2021. Ti invitiamo a passare a un dispositivo supportato o a salvare la cronologia chat entro tale data”. In pratica, sui dispositivi con questo sistema operativo che non vengono aggiornati da almeno 10 anni (o che non supportano i nuovi aggiornamenti perché ormai obsoleti), l’app di messaggistica istantanea smetterà inesorabilmente di funzionare.

Situazione simile anche per i dispositivi iOS, in merito ai quali la novità è chiara. “WhatsApp per iPhone necessita di iOS 10 o versioni successive“. Anche qui vale la stessa regola: o si aggiorna il telefono con la versione più recente, o si compra un nuovo smartphone se non può essere supportata dai dispositivi più vecchi ed obsoleti”.

Soluzioni in vista: il backup è quella meno indolore, ma poi servirà un nuovo cellulare

Eppure niente paura, non sembra essere una catastrofe irrimediabile. Il problema appare almeno in parte risolvibile.

In pratica, si tratta di dispositivi risalenti al 2012 e le persone che ne fanno uso non sono più tantissime. Nonostante la criticità, quindi, sarà un problema circoscritto ad una minoranza di utenti. E fin qui dovremmo stare più tranquilli. Ma si tratta sempre di centinaia di migliaia di persone che saranno alle prese con un disagio di non poco conto. La strada è una sola: se non si può fare l’aggiornamento, conviene cambiare smartphone. Perché questa decisione così drastica dietro la comunicazione di Whatsapp? Ma naturalmente “comanda il Dio Denaro”. E laddove si tratta di un business da miliardi di dollari all’anno, non si possono prendere mezze misure e non ci possono essere ripensamenti di alcun genere.

L’azienda, in poche parole, ha deciso di procedere in questo modo perché un vecchio software su telefoni di vecchia generazione costa soldi, investimento e tanto tempo. A questo punto, quindi, meglio concentrare le proprie energie sui modelli più recenti.

Chi non può fare a meno dell’app e comprerà un nuovo smartphone, come farà a salvare tutti i dati (audio, video, ecc.) contenuti nell’app?

Tramite il backup che serve per salvare la cronologia delle chat tutto questo è possibile. In realtà, il sistema di default è impostato affinché un backup venga effettuato automaticamente e salvato nella memoria del telefono.

A seconda delle impostazioni, il backup delle chat WhatsApp si può eseguire periodicamente anche su Google Drive.

Chi vuole, invece, disinstallare l’app dal telefono e non vuole perdere i messaggi, si dovrà assicurare di eseguire un backup manuale delle chat prima di disinstallare l’applicazione.

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Gli utenti sono avvisati e dovranno gioco forza adeguarsi. Ancora un paio di settimane e toccherà quindi correre ai ripari. Sarà inevitabile se si vorrà continuare ad utilizzare l’app americana acquistata da Facebook nel 2014 per la “modica” cifra di 19,3 miliardi di dollari.

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