Gianni Nazzaro e Massimo Ranieri, quella canzone “rubata”: ecco come è nato il loro dualismo

Tra Gianni Nazzaro e Massimo Ranieri c’è stato un certo dualismo. Tutta colpa di una canzone resa celebre dal secondo. Scopriamo quale.

Gianni Nazzaro e Massimo Ranieri (Screen Rai e GettyImages)
Gianni Nazzaro e Massimo Ranieri (Screen Rai e GettyImages)

Proprio ieri è arrivata la notizia della scomparsa di Gianni Nazzaro. Un cantante che ha segnato certamente uno spaccato della musica italiana. Uno dei protagonisti della musica leggera italiana degli anni ’70. Era gravemente malato e si è spento all’ospedale Policlinico Gemelli di Roma.

Le sue canzoni più celebri sono state tante. Per citarne alcune: “Quanto è bella lei“, “L’amore è una colomba” oppure “Non voglio innamorarmi mai”. Tra le tante canzone poteva esserci un’altra che ancora oggi è cantata da tutti.

In questo caso specifico, c’entra anche un altro cantante napoletano: Massimo Ranieri. Un caso particolare che però vale la pena conoscere. Andiamo a vedere come è nato il dualismo tra Gianni Nazzaro e Massimo Ranieri.

Massimo Ranieri e Gianni Nazzaro: la canzone della discordia

La “rivalità” se così possiamo chiamarla tra i due è iniziata per colpa di una canzone. Ora non sappiamo se Nazzaro se la sia mai presa ma è una vicenda significativa per capire come tutto possa girare rapidamente.

La canzone in questione è “Perdere l’amore“, tutti la conoscete come canzone di Massimo Ranieri ma non è propriamente così. Nel 1987, Gianni Nazzaro aveva presentato lui il brano di Marcello Marrocchi e Giampiero Artegiani ma fu scartato. L’anno successivo, fu Massimo Ranieri ad iscriverlo e il resto è storia. Con Ranieri la canzone ha raggiunto lo status di immortalità.

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Una canzone che porterà Massimo Ranieri a vincere la competizione più importante d’Italia. Una sorta di rivalità nata dal fatto che i due condividevano la stessa storia: divisa tra origini e genere musicale. Una situazione che all’epoca fece discutere e portò Nazzaro a discutere con gli organizzatori. Una sliding door importante per i due artisti.

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