Chi è Vito Dell’Aquila, la prima medaglia italiana: età, altezza, dove è nato e fidanzata

È la prima medaglia italiana alle Olimpiadi di Tokio, Vito Dell’Aquila, grande orgoglio azzurro: il momento e il motivo in cui è nato tutto.

Vito Dell'Aquila (GettyImages)
Vito Dell’Aquila (GettyImages)

Un talento straordinario, un atleta che rende orgogliosi l’Italia, gli appassionati di sport e tutti gli italiani, Vito Dell’Aquila, che porta a casa la prima medaglia azzurra: ma chi è il campione di Taekwondo, tutte le informazioni e le curiosità al riguardo.

Una medaglia, quella che Vito si è guadagnato grazie al suo talento e alla sua bravura, che di certo non è frutto del caso, ma che anzi arriva da lontano ed è figlia di tanti sforzi, sacrifici ed impegno, ma anche di un particolare motivo, legato al suo passato, da dove è nata questa meravigliosa storia che l’ha portato alla medaglia.

Vito Dell’Aquila chi è: età, altezza, peso, biografia

  • Nome: Vito Dell’Aquila;
  • Data di nascita: 3 novembre 2000;
  • Età: 20 anni;
  • Segno zodiacale: Scorpione;
  • Partner: Ignoto;
  • Professione: atleta, taekwondoka.
  • Luogo di nascita: Mesagne, Brindisi, Puglia;
  • Altezza: 1,79 circa;
  • Peso: 58 kg circa.

Il noto e stimato atleta e taekwondoka Vito Dell’Aquila nasce a Mesagne, località in provincia di Brindisi, nella Regione Puglia, il 3 novembre del 2000; pertanto, quest’ultimo ha, al momento, 20 anni ed è del segno zodiacale dello scorpione.

Come detto, questa medaglia per l’Italia arriva da lontano, e in particolare, rispetto alla biografia di Vito, va ricordato che quest’ultimo inizia ad avere a che fare con il taekwondo già all’età di 8 anni. Sotto consiglio del papà, arriva per lui in quel periodo il momento di fare sport.

Il suo percorso di crescita è veloce e non tardano ad arrivare i grandi risultati, come la vittoria dei Campionati Italiani nel 2014, seguita dai Mondiali cadetti.

Vito Dall’Aquila, dagli esordi alla medaglia alle Olimpiadi di Tokyo

Un percorso davvero straordinario, quello che parte sin dagli esordi e dalle prime esperienze di Vito Dell’Aquila, e che lo ha portato alla medaglia alle Olimpiadi di Tokyo, dimostrando di padroneggiare, eccome, l’arte marziale del taekwondo.

Già a 17 anni è autore di un percorso incredibile, quando ai Mondiali di Muju fa parlare di sé arrivando sino alle semifinali, e senza paura sfida uno dei migliori atleti, Hadipour. Non arriva la vittoria, ma una sconfitta netta che però, come gli sportivi ben sanno, è tutta esperienza che entra a far parte del suo bagaglio.

Agli Europei di Kazan nel 2018 arriva il bronzo, mentre i mondiali di Manchester vanno male.

Inoltre, per quanto riguarda le Olimpiadi, Vito deve partecipare alla categoria superiore rispetto e dunque passa da 54 kg a 58 kg.

Fa difficoltà dopo tale passaggio e arriva infatti l’eliminazione agli ottavi di finale degli Europei di Sofia, ma il traguardo, ovvero aver raggiunto Tokyo 2020 resta qualcosa di molto molto importante.

Alle olimpiadi, Vito batte il primo avversario, ribaltando i pronostici, e vola tanto ai quarti quanto alla semifinale, dimostrando una volta ancora il suo talento.

Vito Dell’Aquila medaglia italiana alle Olimpiadi: quel momento in cui è nato tutto

Come detto, la strada di Vito parte da lontano, e in particolare dal 2008, quando all’età di 8 anni inizia a praticare lo sport; la scelta, oltre che sua, fu del papà che amava le arti marziali, nonché Bruce Lee, ma che spingeva per far fare sport a suo figlio, che era particolarmente timido.

Come si legge dall’intervista su Un minuto prima, lo stesso Dell’Aquila racconta alcuni aneddoti dell’epoca, comprese le sue sensazioni: “Pensavo che praticare arti marziali potesse aiutarmi a combattere la timidezza… E così è stato.”

Vito nell’intervista spiega che dopo le prime vittorie ha cominciato a capire che la sua passione sarebbe potuta diventare anche altro, e nella stessa occasione racconta che il Taekwondo per lui “É la mia vita, è uno sport che faccio con assoluta passione e ho la fortuna di poter considerare il mio lavoro.”

Dall’incontro con il Taekwondo, insomma è cambiato tutto ed è nato il percorso che oggi sta facendo emozionare l’Italia intera: “Il Taekwondo mi ha dato tutto, mi ha permesso di crescere come persone combattendo la timidezza e acquistando consapevolezza in me stesso.”

Inoltre, Vito spiega che l’arte marziale ha permesso a quest’ultimo di entrare nel gruppo sportivo dei Carabinieri, aprendogli anche tale altro percorso professionale e lavorativo.

La vita privata di Vito Dell’Aquila: single o fidanzata?

Quando si parla di personaggi tanto noti e celebri, è comprensibile che da parte del pubblico scatti la curiosità di conoscere maggiori dettagli anche in merito alla vita privata dei suddetti.

Per quel che riguarda Vito, però, non è noto se rispetto alla vita privata, quest’ultimo sia single o se abbia al contrario una fidanzata.

 

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