Un lotto del vaccino AstraZeneca è stato sospeso, perché due persone hanno riscontrato reazioni avverse. L’allarme e lo scetticismo crescono.
Non c’è pace per AstraZeneca, e per il suo “sfortunato” siero anti-Covid. I casi di trombosi o di complicazioni che avvengono contestualmente o in prossimità dell’inoculazione del vaccino continuano ad essere segnalati con una certa costanza, e inquietano l’opinione pubblica.
Gli ultimi due casi di reazioni avverse gravi al vaccino anglo-svedese sono avvenuti in Liguria, a poca distanza l’uno dell’altro. Due le vittime attualmente ricoverate. Tutto questo, avviene proprio nel giorno della pronuncia del CTS (comitato tecnico scientifico) sulla possibilità di sospendere le somministrazioni.
AstraZeneca, ancora trombosi e ancora dubbi
Ad essere colpite dalle reazioni avverse, due giovanissime donne, rispettivamente di 18 e 34 anni, che non erano ricomprese tra le categorie a rischio. Adesso le persone colpite da trombosi sono attualmente ricoverate al Policlinico San Martino di Genova. La segnalazione, prontamente arrivata all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) attraverso la rete di farmacovigilanza.
ALISA (l’Agenzia Ligure per la Sanità) ha ritenuto dunque necessario sospendere il lotto interessato in via cautelativa e precauzionale. Tutte le prenotazioni relative alle inoculazioni con dosi ricavate dal lotto che ha costretto in ospedale la 18enne e la 34enne liguri colpite dalle reazioni sono saltate in tutta la regione presso tutte le sedi vaccinali. È anche in corso una attenta ricognizione per verificare eventuali giacenze riconducibili al lotto.
La sospensione sarà in vigore fino a nuova decisione che pertenga il lotto incriminato, quello ABX1506. Ma anche il vaccino AstraZeneca in generale è in realtà sotto la lente di ingrandimento. Ogni procedura di vaccinazione con il siero della discordia viene ormai guardato con sospetto, nel capoluogo ligure come in tutta in Italia.
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Nel contesto di quella che ormai è una grave emorragia di fiducia che potrebbe rallentare la campagna vaccinale, come risponderà il Cts?
