Abiti alla Ritorno al Futuro, che si adattano a noi: ora è possibile produrli

La tecnologia continua a fare passi da gigante. Ora al Mit si sono inventati un nuovo tessuto per creare abiti alla Ritorno al Futuro.

Ritorno al futuro (Google Images)
Ritorno al futuro (Google Images)

Diversi anni fa Robert Zemeckis ci ha stregato con il suo Ritorno al Futuro. Il regista americano, in particolare nella seconda pellicola uscita nel 1989, trasportava i suoi personaggi nel 2013 e nel 2015. Alcune invenzioni partorite dalla sua fantasia effettivamente sono poi state realizzate. Certo ancora non abbiamo le macchine volanti, ma qualcosa c’è.

Oggi potrebbe aggiungersi un altro tassello al mosaico. Tutti ricorderanno i famosi vestiti che Doc dà a Marty nel 2015, che magicamente si adattano al suo fisico. Ebbene presto potrebbe arrivare nei nostri negozi qualcosa di molto simile. I ricercatori del Mit infatti hanno messo a punto le prime fibre digitali. Un tessuto intelligente capace di tracciare i nostri parametri fisiologici e immagazzinare musica.

Negli ultimi anni gli abiti sono diventati sempre più smart. Sinora però si era trattato sempre di una tecnologia di tipo analogico. Ora invece l’elaborazione e il trasporto dei dati sarà di tipo digitale. Una vera e propria rivoluzione.

Nuovi abiti alla Ritorno al Futuro, ma c’è ancora da lavorare

Come riportato dall’Ansa la nuova fibra sarà letteralmente programmabile come un computer. Per ottenerla sono stati inseriti centinai di microchip. Il filo ottenuto entra ancora nella cruna di un ago e può essere lavato sino a 10 volte. Inoltre è lungo decine di metri.

Come primo test la nuova tecnologia è stata provata su alcuni atleti per monitorarne le prestazioni. Il prossimo passo invece sarà quello di inserire nel tessuto anche dei micro-controller per rendere la fibra intelligente così da avere dei computer fatti di “stoffa”. Una vera e propria rivoluzione che potrebbe diventare fondamentale anche in campo medico.

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Il tessuto in questione, infatti, potrebbe poi essere in grado di riconoscere se stiamo per sentirci male o cose del genere. Insomma sembra proprio che stiano per arrivare quelle invenzioni prospettate in Ritorno al Futuro, anche se con qualche anno di ritardo.

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