Astrazeneca e morti sospette, arriva il verdetto sui lotti incriminati

Arriva il parere definitivo degli esperti, in seguito a scrupolose indagini e analisi, sulla correlazione tra morti e vaccinati Astrazeneca.

Vaccino
Vaccino (Facebook)

L’improvvisa scomparsa del sotto-ufficiale della marina militare Stefano Paternò ha mutato drammaticamente l’incedere della campagna vaccinale in Italia. Lo scorso 11 marzo, il militare moriva presso la base navale di Augusta, poche ore dopo l’inoculazione del vaccino anti-Covid Astrazeneca.

Il collegamento tra le due fattispecie fu immediato, generando una psicosi senza precedenti. Il lotto ABV 2856 del vaccino fu sequestrato per consentire lo svolgimento di alcune indagini.

Ora i risultati delle analisi approfondite di un pool di esperti sono arrivati.

Astrazeneca e morti, i risultati scientifici

Gli accertamenti disposti dalla Procura di Siracusa sono stati eseguiti nella sede olandese del RIVM. Hanno collaborato, in sinergia, gli esperti del National Institute for Public Health and Enviroment dei Paesi Bassi e del Centro Nazionale per il Controllo e la Valutazione dei Farmaci dell’Istituto superiore di sanità di Roma.

Le indagini, svoltesi in un contesto investigativo ad alto tasso tecnico e secondo coordinate scientifiche in costante aggiornamento, hanno inequivocabilmente stabilito che i lotti oggetto della controversia sono sicuri. Essi corrispondono per natura, caratteristiche e composizione agli altri lotti Atrazeneca. Inoltre, rispecchiano pienamente i parametri settati dall’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco.

Astrazeneca sarebbe dunque un vaccino sicuro, che non comporta alcun genere di conseguenza nei pazienti. I Nas sono già all’opera per restituire agli hub e alle strutture sanitarie le dosi del lotto sequestrato lo scorso marzo.

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Riprende dunque il normale iter della campagna di vaccinanzione, nonostante la persistenza di qualche dubbio. I consulenti della procura di Siracusa hanno infatti ribadito che nel caso di Paternò esiste “correlazione eziologica tra il decesso e la somministrazione del vaccino”. Anche la cittadinanza, spaventata dai casi di trombosi collegati al vaccino che pure si sono verificati, potrebbe ancora essere riluttante. La fiducia nei confronti di Astrazeneca sarà mai recuperata?

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