Caso Denise Pipitone, la svolta sensazionale: “al 90% è lei”

Forse il caso Denise Pipitone è arrivato alla svolta dopo 15 anni di indagini, piste e rivelazioni. Alberto Di Pisa non ha dubbi: è lei.

Denise Pipitone
Denise Pipitone

Le svolte, nel caso Denise Pipitone, non sono mancate negli anni. Ma mai, finora, hanno portato a certezze per risolvere il mistero che aleggia sulla scomparsa della piccola.

Eppure, Alberto Di Pisa, il fu Procuratore Capo di Marsala, non pare avere dubbi. La verità del caso è vicina, vicinissima. Praticamente a portata di mano. Ecco le sue dichiarazioni, clamorose, esternate nello studio di Storie Italiane, il programma di Eleonora Daniele sul primo canale Rai.

Denise Pipitone è stata trovata, sarebbe quasi certo

Alberto Di Pisa parla con cognizione di causa. Era il procuratore responsabile per le indagini durante la prima fase del caso del rapimento della piccola Denise Pipitone.

Ha sempre sostenuto, ha dichiarato, che la bambina fosse stata riconosciuta da una guardia giurata a Milano, poche settimane dopo la sparizione. Si parla addirittura dell’ottobre 2004. A rendere veridici i fatti ci sarebbe l’intercettazione telefonica di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, sempre accusata dalla madre della piccola, Piera Maggio.

La donna avrebbe rivelato di aver condotto la piccola “a casa di qualcuno”, dopo il rapimento. Questo soggetto non meglio identificato l’avrebbe poi venduta ad una famiglia nomade.

«a mio avviso, al 90% la bambina vista a Milano è Denise Pipitone per tanti motivi: la somiglianza fisica, il taglio che aveva sulla guancia sinistra e l’accento siciliano». Ha dichiarato Alberto di Pisa ai microfoni delle trasmissione.

LEGGI ANCHE >>> Denise Pipitone, si riaccende la speranza: controlli su una 21enne

Proprio nei giorni scorsi, a Chi L’Ha Visto, Piera Maggio ha sollevato il caso intercettazioni per risolvere definitivamente la vicenda della scomparsa della figlia. Queste ultime, riguardano Jessica Pulizzi e la madre Anna Corona, sua complice, e testimonierebbero l’avvenuto rapimento e poi lo scambio. Da lì si potrebbe partire, allora, per risolvere finalmente il mistero che ha straziato e strazia il cuore dell’Italia da troppi anni.

Impostazioni privacy