Matrimoni: dopo il 15 maggio ripartono le cerimonie, le nuove regole

Le cerimonie per il fatidico “sì” ritornano possibili dopo il 15 maggio. Ecco a quali regole dovranno attenersi i matrimoni.

Matrimoni (pexels, emma bauso)
Matrimoni (pexels, emma bauso)

Tornano i matrimoni e le relative cerimonie. I riti, la goliardia, la gioia di stare insieme e i festeggiamenti avranno però ancora dei limiti.

La data da segnare sul calendario, oltre a quelle di eventuali nozze, è quella del 15 maggio. Il Comitato tecnico Scientifico si pronuncerà, sentiti il Ministro della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario Pierpaolo Sileri, in merito alla nuove riaperture.

Ma è ormai praticamente certo che si intenda aprire alla possibilità di tenere festeggiamenti e celebrazione per il fatidico sì. Ecco con quali regole, per il momento, si pensa di ripartire.

Matrimoni e limitazioni: mai più come prima

Per garantire la possibilità di organizzare le cerimonie, dovrà essere previsto un calendario preciso e protocolli di sicurezza chiari, come chiedono gli operatori del settore.

Lo scorso anno, per via del ritardo nell’elaborazione di un piano specifico, circa l’85% delle feste di matrimonio delle 186 mila previste venne annullato. Il 90% del fatturato fu perso, passando da da 10 a 1 miliardo di euro secondo Assoeventi di Cofindustria. A perdere il lavoro, 850 mila lavoratori stagionali.

Stavolta, è già disponibile una sorta di protocollo che andrà ad aggiungersi alle indicazioni integrative che arriveranno dal CTS. Secondo quest’ultimo, tutti gli ospiti dovranno registrarsi con una autodichiarazione della temperatura che non deve essere superiore al 37 e mezzo, e un’altra autodichiarazione che testimoni 14 giorni senza contatti con persone positive al Covid.

Sono previste, altresì, anche altre misure di sicurezza più specifiche relative agli oggetti personali degli invitati. Sarà poi prevista una figura responsabile del rispetto delle regole e delle precauzioni durante il giorno delle nozze. Si Covid Manager che sarà incaricato anche di predisporre misure ad hoc.

Infine, l’elenco dei partecipanti dovrà essere esplicitato con 14 giorni d’anticipo rispetto alla cerimonia. Niente imbucati e niente “chi si oppone parli ora o taccia per sempre”. Il prezzo da pagare per la sicurezza è un po’ di romanticismo.

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