“L’Omofobia non esiste”: la risposta shock della Lega a Fedez

Nella sua celebre invettiva, Fedez ha accusato alcuni esponenti leghisti di passate esternazioni pregne di omofobia. Come replicano oggi?

Omofobia - Lega (Getty Images)
Omofobia – Lega (Getty Images)

Il rapper Fedez, nella celeberrima invettiva pronunciata dal palco del concertone del primo maggio, aveva fatto “nomi e cognomi”. Nomi e cognomi di esponenti politici leghisti che si sono macchiati, nel passato recente, di affermazioni spesso riconducibili, più che alla sola omofobia, all’aperto disprezzo dei diritti umani.

L’inviato di Piazza Pulita, Luca Bertazzoni si è proposto di interpellare gli stessi rappresentanti del Carroccio citati direttamente da Fedez per dare spazio alle loro repliche, col senno di poi. Purtroppo, bisogna registrare che le opinioni rimangono le medesime, a parte qualche precisazione lessicale di facciata.

Omofobia in casa Lega, ancora dichiarazioni shock

Le parole pesano come macigni, si dice. Quelle di questi esponenti leghisti sembrano invece come veri e propri sassi, lanciati con forza contro le persone LGBT+.

In particolare, fanno specie le irripetibili parole dei consiglieri Giovanni De Paoli, Massimiliano Bastoni e Alberto Zelger. In quest’ordine: «se avessi un figlio gay lo brucerei in un forno», «vittime di aberrazioni della natura» e dulcis in fundo «I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie».

Poca, davvero, la disponibilità a ritrattare le frasi pronunciate, si potrebbe pensare, fuor di bocca. Il consigliere lombardo Bastoni ha cercato di ricontestualizzare, pur rimanendo fermo sulle proprie posizioni. Si riferiva solo ad alcuni partecipanti al Gay Pride. Bisogna accontentarsi.

Ancora meno ben disposto il consigliere comunale di Verona Zelger che raggiunto dall’inviato di Piazza Pulita si è lasciato andare ad ulteriori dichiarazioni shock. Evidentemente non era ancora abbastanza.

Se ci fossero solo coppie omosessuali, non ci sarebbero bambini e la civiltà si esaurirebbe, osserva. Evadendo la domanda e prefigurando scenari assurdi ammantati di logica pur di non prendere posizione. Zelger rivendica l’esclusività dell’amore tra uomo e donna. Diversi tra loro, si intende. Del resto, secondo il consigliere, le donne preferiscono accudire la persona, gli uomini preferiscono la tecnologia (!?).

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Sentenzia, infine, che l’omofobia non esiste. Il DDL Zan sarebbe un tentativo per fare “propaganda nelle scuole” e indurre i bambini all’omosessualità. Peccato che solo nel 2020 le aggressioni omofobe riportate siano state 138. Non è necessario aggiungere altro.

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