Brigate Rosse, svolta dalla Francia: gli Anni di Piombo tornano a far rumore

Dopo anni di ricerche arriva una nuova svolta sulle Brigate Rosse. Questa volta il tutto è nato da una collaborazione con la Francia.

Brigate Rosse (Google Images)
Brigate Rosse (Google Images)

Il ricordo è ancora vivo nella testa di ogni italiano. Gli Anni di Piombo sono stati tra i più bui della nostra Repubblica. Politica e malavita si sono mescolati a terroristi cospargendo di sangue il nostro Paese. Purtroppo alcuni assassini dell’epoca l’hanno fatta franca, ma oggi arriva una nuova svolta dalla Francia.

Con i colori delle Brigate Rosse, Lotta Continua e i Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale 7 membri si sono macchiati di crimini orrendi. Arrestati in Francia dovrebbero presto fare ritorno in Italia grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine dei due paesi. Al momento altre 3 persone sarebbero sotto la lente d’ingrandimento dell’Eliseo.

Saranno riconsegnati “solo” 10 ex Brigate Rosse

Secondo fonti investigative sarebbero stati fermati: Giorgio Pietrostefani, ex esponente di Lotta Continua, che è stato condannato ad oltre 14 anni di reclusione. A lui si ascrive l’accusa di essere stato il mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi. Tra i fermati ci sarebbero anche Roberta Cappelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi e Narciso Manenti. Tutti avrebbero condanne da ergastolo.

In manette sarebbero finiti gli ex Brigate Rosse, Giovanni Alimonti ed Enzo Calvitti. Sono ancora a piede libero invece Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura. Nelle prossime 48 ore gli arrestati dovranno comparire davanti alla Corte di Appello di Parigi. Il giudice poi dovrà decidere le misure cautelari in attesa che si completi l’esame della richiesta di estradizione.

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Secondo fonti dell’Eliseo la decisione di consegnare all’Italia gli ex brigatisti sarebbe arrivata direttamente da Emmanuel Macron. L’Italia aveva chiesto l’estradizione per 200 persone, ma la Francia da sempre ha una linea dura solo per quanto concerne i crimini di sangue e quindi ha ridotto il numero. Grande soddisfazione mostrata sia da Draghi che da Di Maio. Rabbia da parte del legale di Pietrostefani che si è detto stranito da questa “vendetta tardiva” per il suo assistito che da anni vive e lavora a Parigi ed è anche malato.

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