Piccoli incidenti alla stazione Porta Romana di Milano, dove alcuni esponenti No Tav hanno causato problemi a lavoratori e passeggeri.
Il movimento no Tav ha visto la luce negli anni novanta, le loro manifestazioni sono salite alla ribalta della cronaca per la loro durezza. L’ultima è quella che riguarda la tav Torino-Lione, ma come non possiamo non citare le rivolte durante l’olimpiade di Torino del 2006.
Il movimento, nato in Val Susa è formato dagli amministratori dei vari comuni della zona con una percentuale della popolazione locale. Le manifestazioni sono state anche dure, si segnalano dei veri e propri atti di sabotaggio verso i cantieri con addirittura bombe incendiarie.
Dopo le successive proteste nel 2006, si è istruito un osservatorio per trovare un punto di incontro che andasse bene ai protestanti. Le loro motivazioni vanno in direzione di una politica, a detta loro, sbagliata. La gestione delle opere, quelle mai completate, l’impatto ambientale e i costi sono tutti aspetti che i no tav cercano di sottolineare.
I No Tav bloccano la stazione Porta Romana
Verso le 7 di questa mattina, alla stazione FS di Porta Romana, manifestanti No Tav col volto coperto da mascherina e cappucci delle felpe hanno provocato alcuni disagi. Hanno occupato il binario 2 del treno diretto a Saronno con uno striscione che citava “Solidarietà con i resistenti No Tav”. Una volta fermato il treno, con della vernice spray nera hanno imbrattato il vetro della motrice e il macchinista che stava cercando di allontanarli. Uno sforzo che non è stato vano dato che nel caos generale è riuscito a bloccare una ragazza del gruppo.
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L’allarme è subito scattato con l’intervento tempestivo dei carabinieri del Radiomobile e della compagnia Monforte, sostenuti dalla Digos e dal Nucleo informativo. Le indagini sono ancora in corso ed era da un bel po’ che Milano non subiva l’onda dei manifestanti No Tav. Un evento successivo a quello accaduto la scorsa settimana con gli scontri, tra i manifestanti e la polizia a San Didero, in Val di Susa.