Chi è Christian Carlassare, missionario italiano aggredito in Sud Sudan

Padre Christian Carlassare è stato colpito nella scorsa notte da due criminali in Sud Sudan, fortunatamente è fuori pericolo.

Monsignor Carlassare (Google)
Monsignor Carlassare

Chi è Christian Carlassare

Padre Christian Carlassare è originario di Schio, nel Vicentino. Dopo la maturità inizia subito il corso di orientamento presso i missionari comboniani a Thiene. Procede gli studi a Firenze alla Facoltà teologica, svolgendo il noviziato a Venegono Superiore. Dopo l’ordinazione ha seguito un corso di lingua inglese per poi recarsi in Sud Sudan per imparare la lingua Nuer presso la Holy Trinity Parish.

Christian Carlassare: le sue mansioni

Le sue mansioni in quei territori sono state molto importanti. Per citarne alcune: è stato consigliere provinciale dei missionari Comboniani dal 2012 al 2019. Oppure dal 2014-2016 è stato segretario del consiglio provinciale dei missionari Comboniani. Fino ad arrivare ad essere proclamato vescovo della diocesi di Rumbek che non aveva un vescovo dal 2011 quando monsignor Cesare Mazzolari morì una settimana dopo l’annuncio dell’indipendenza del paese.

L’aggressione a Padre Christian Carlassare

L’evento è avvenuto alle due del mattino quando i due criminali hanno fatto irruzione nella casa di Padre Christian Carlassare, assestando i colpi alle gambe. Probabilmente questo è avvenuto per una questione di difesa del territorio. Sembrerebbe, infatti, che proprio la sua elezione alla diocesi di Rumbek sia stato il fattore scatenante dell’aggressione. Questo non è stato l’unico caso di scontro religioso, si segnala in precedenza che lo stesso gruppo ha realizzato un omicidio ai danni di una suora.

La diocesi di Rumbek, nata nel 1975, è caratterizzata dall’essere a maggioranza dinka che rappresentano una delle etnie più grandi. I fedeli della diocesi, aveva accolto monsignor Carlassare più di un mese fa. Quello che fanno sapere i missionari Comboniani è il fatto che a qualcuno storceva il naso nel vedere un “sconosciuto” nelle proprie terre e questo estraneo avesse, per di più, avuto dei contatti lavorativi con l’altro gruppo etnico del Paese, i Nuer, e che fosse lui l’uomo a capo della diocesi con l’onore di guidarla.

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Il vescovo ha perso molto sangue, questo lo ha portato prima ad essere trasferito a Juba e poi a Nairobi dove avrà tutte le cure del caso. Per fortuna, nulla di grave dato che il missionario è riuscito a chiamare a casa e tranquillizzare tutti sulle proprie condizioni.

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