Tre cittadini romeni arrestati, facevano delle cose terribili

Gli agenti della Polizia di Perugia hanno sgominato una banda di romeni che si sono macchiati negli anni di crimini terribili.

Polizia - immagine di repertorio (Getty Images)
Polizia – immagine di repertorio (Getty Images)

Il Tribunale di Perugia ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare per tre cittadini romeni. Due di loro andranno in carcere e un terzo avrà invece l’obbligo di presentazione alla P.G., i tre sono stati presi a Roma. Queste persone si sono rese protagoniste di atti davvero incredibili.

Durante il 2019, infatti, i tre romeni hanno assaltato uno sportello bancomat ad Assisi dopodiché hanno effettuato diversi furti e truffe all’interno di negozi di elettrodomestici. Queste persone sarebbero accusate di associazione a delinquere per reati contro il patrimonio. Durante uno dei loro colpi avrebbero addirittura utilizzato l’esplosivo.

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Una vera associazione a delinquere per i tre romeni

Le indagini sono partite nel febbraio 2019. Durante quel periodo, infatti, 4 persone avevano assaltato un bancomat a Santa Maria degli Angeli ad Assisi facendolo esplodere con il gas acetilene. Al gruppo però era andato male il colpo ed erano stati costretti a fuggire a bordo di una vettura precedentemente rubata a Roma.

Proprio il ritrovamento della vettura rubata però ha dato la svolta al caso. All’interno, infatti, c’era un piede di porco. Gli agenti hanno ricostruito il tutto individuando la donna romena che aveva acquistato l’oggetto pochi giorni prima in una ferramenta. Gli investigatori hanno così ricostruito l’intera rete di contatto dei malviventi.

Inoltre hanno anche monitorato queste persone durante altri furti così da poterli inchiodare. A quanto pare il business di questa associazione a delinquere era dato da truffe e furti. Proprio questo colpo fuori dal seminato però li ha colti in fuorigioco. A quanto pare i malviventi si sono resi protagonisti di azioni criminose in Umbria, Lazio, Toscana, Abruzzo e Campania.

Di solito questi romeni erano soliti rapinare i negozi a ridosso dell’orario di chiusura. Per quanto concerne le truffe, invece, avevano sviluppato un metodo davvero ingegnoso. In pratica individuavano prodotti dal costo elevato e sostituivano i codici a barre per pagarli molto meno.

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