USA, dopo 68 anni di carcere da innocente, esce da uomo libero

Era stato condannato per due omicidi che non aveva mai commesso, passando da innocente quasi sette decenni dietro le sbarre.

Condannato all’ergastolo per essere stato partecipe di alcune rapine e due omicidi, Joseph Ligon è stato liberato dopo ben 68 anni di carcere dato che la sua condanna risultava incostituzionale ed è stata provata la sua innocenza.

Joe era stato incarcerato alla giovanissima età di 15 anni, quando è stato accusato di essere stato partecipe di un duplice omicidio che lui però affermava di non aver mai commesso.

Fuori da innocente ha iniziato dunque una nuova vita al di fuori del carcere, aiutato anche dal progetto Youth Sentencing & Reentry (YSRP) di Philadelphia che aiuterà l’uomo nella sua riabilitazione post-carceraria.

USA, dopo 68 anni di carcere da innocente, esce da uomo libero

Una situazione simile era avvenuta anche prima delle festività natalizie, quando Walter Forbes era stato liberato dopo aver passato 37 anni in carcere per un delitto mai commesso.

Dopo tutti questi anni era infatti arrivata la testimonianza che lo scagionava definitivamente.

Tutto nasceva da una rissa avvenuta in un bar nel 1982, dove Forbes divide due uomini che si stavano picchiando violentemente. Il giorno seguente Dennis Hill, uno dei due uomini, ritrovò Forbes e gli sparò, ferendolo non gravemente.

Dennis Hill qualche settimana dopo muore in un incendio doloso e vengono riconosciuti come responsabili tre uomini, riconosciuti da una testimone chiave,Annice Kennebrew.

La Kennebrew aveva riconosciuto nei tre colpevoli di aver appiccato l’incendio anche Forbes, che venne incriminato e fu l’unico ad esserlo, dato che per gli altri due non sussistevano prove sufficienti per l’incriminazione.

L’uomo venne condannato all’ergastolo per omicidio, ma solo ora la donna si è ravveduta comunicando alla polizia che si era inventata tutto.

All’epoca dei fatti era una madre single di 19 anni e, dopo l’incendio, fu avvicinata da due uomini che la costrinsero, sotto minaccia, ad andare alla polizia per raccontare di avere visto Forbes e altri due uomini mentre davano fuoco all’edificio.

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