Acquisiti tutti gli atti per la realizzazione del monumento in memoria del campione argentino scomparso a novembre.
Blitz della digos negli uffici del comune di Napoli. Acquisiti tutti i documenti e gli atti riguardanti la procedura di costruzione di un monumento dedicato a Diego Armando Maradona, fuoriclasse argentino, ex calciatore azzurro, deceduto per cause naturali lo scorso 25 novembre. Il comune di Napoli, aveva deciso di avviare la procedura di realizzazione dell’opera, affidando ad una giuria composta tra gli altri dal figlio di Maradona, Diego Jr, e da alcuni rappresentanti del mondo ultras partenopeo.
Alla base delle indagini, la volontà di accertare che non ci siano state pressioni proprio da parte del mondo ultras nei confronti del comune di Napoli, per la realizzazione del progetto. Tale commissione, tra l’altro, è incaricata di giudicare i vari progetti arrivati o che arriveranno in comune. Si immagina, si programma insomma, l’inaugurazione del monumento in occasione dell’anniversario del primo scudetto azzurro, il prossimo 10 maggio.
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Gli investigatori hanno chiaramente dei dubbi circa la regolarità e la spontaneità, per modo di dire, di tutta la faccenda, legata alla costruzione di una statua che presumibilmente, stando ad alcune anticipazioni dovrebbe essere collocata a Piazzale Tecchio a Fuorigrotta. Le indagini vogliono capire, inoltre se anche la composizione della commissione giudicante sia stata oggetto di pressioni esterne, anche in questo caso da parte dell’universo ultras.
All’interno della commissione, figurano, tra gli altri, il direttore regionale Musei Campania Marta Ragozzino, il soprintendente per l’Archeologia, belle arti e paesaggio Luigi La Rocca, il direttore dell’Accademia di belle arti Renato Lori, i professori Stefano Causa ( Università Suor Orsola Benincasa), Francesca Marone (Università Federico II) e Gaia Salvatori Università della Campania Luigi Vanvitelli), Paolo Jorio, direttore del Museo Filangieri, la giornalista Anna Trieste, l’ex calciatore Giuseppe Bruscolotti, il campione olimpico Patrizio Oliva, l’ultras Gennaro Grosso e l’avvocato dei tifosi Emilio Coppola.
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