Nell’anno del Covid “Il Samaritano” non si è dimenticato di tutti gli affetti perduti. Esistono realtà bellissime che ci fanno sperare in un dolce futuro
Una di queste è l’associazione Il Samaritano. Nata nel 1988 dalla condivisione di un’esperienza di lavoro e di amicizia tra alcuni operatori dell’Ospedale di Codogno, partendo dalla constatazione delle gravi problematiche di ordine psico-fisico, sociale e spirituale che affiggono sovente i malati di tumore in fase avanzata. Negli anni gli interventi dell’Associazione si sono sempre più diversificati, in risposta alle nuove richieste di aiuto espresse dalle famiglie e dai servizi .
A questa opera di assistenza si è affiancata una costante attività di sensibilizzazione, volta a migliorare l’approccio al malato di tumore e ad approfondire la ricerca sul significato della sofferenza.
E’ stata stipulata, negli ultimi tempi, una convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Lodi, con cui l’Associazione collabora fornendo personale medico e infermieristico, uno psicologo e numerosi volontari.
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Il bagaglio di esperienze e conoscenze di questa associazione è ora stata trasportata nel terribile mondo del Coronavirus. Più di trenta le persone che hanno chiesto aiuto a “Il Samaritano”. Si tratta di residenti nella prima zona rossa di diverse età, soprattutto donne, che hanno perso genitori o consorti. Il progetto “Da qui in poi: ritrovarsi dopo l’emergenza Covid 19“ prevede gruppi di accompagnamento nell’elaborazione del lutto, per ora ne sono partiti tre da 6 persone. Perché il Covid ha lasciato dei segni, e mai più ci si potrà dimenticare di questo anno.
Il percorso si svolge nella sede de Il samaritano, con 14 incontri a cadenza quindicinale.
“La novità è che, con il bando regionale Terzo settore 2020 e il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, potremo proseguire con l’assistenza a nuovi gruppi e la formazione di volontari ad hoc”.
Lo ha spiegato Roberto Franchi, presidente de Il Samaritano, con la segretaria Giusy Bassanini, ribadendo la gratuità per gli interessati. Il sodalizio, capofila, ha presentato il progetto coi partner, le associazioni Incontro e Missione Cabriniana Oggi, ma anche con i soggetti associati: Fondazione Opere Pie, Asp Basso Lodigiano, comuni di Codogno e Casale e il sostegno della Regione.
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