Zaia richiede un prolungamento della zona rossa in Veneto

Il Governatore della Regione Zaia ha chiesto di mantenere il Veneto zona rossa fino a Gennaio. “Rimanere zona gialla non ha più senso”.

Covid-19, medici a lavoro

 

Dopo la registrazione nella giornata di ieri del numero più alto di contagi e decessi, il Veneto ha richiesto al governo misure più restrittive.

Lo stesso governatore della regione Luca Zaia è intervenuto con parole perentorie sulla questione, invocando un ritorno in “zona rossa”: “Servono restrizioni massime fino all’Epifania, se non ci pensa il governo le faremo noi”.

Il Veneto infatti, con i 165 decessi di ieri su circa 3000 contagi, ha superato in gravità e mortalità la Lombardia, pecora nera d’Italia da inizio pandemia. Continua Zaia a delineare tragicamente la situazione: “Sì, situazione pesante, con più di tremila ricoverati. È come se quasi sette ospedali grandi di provincia fossero orientati Covid. Evidentemente non abbiamo più paura di morire…”.

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Zaia richiede un prolungamento della zona rossa in Veneto, situazione disperata

È dunque dibattito aperto sulla situazione della regione, arrivata per molti ormai al collasso totale. Lo conferma ad esempio la situazione degli stessi obitori, come in quello di Montebelluna, dove le salme sono state spostate in un paesino per mancanza di posto.

in questo clima in molti richiedono di rivalutare la situazione “zona gialla” imposta dal Governo per determinati parametri imposti dalle terapie intensive.

Lancia una frecciatina allora il segretario del sindacato dei medici ospedalieri Adriano Benanzato, il quale parla dei numeri comunicati delle terapie intensive come gonfiati, dato che in alcune aree si è vicini al punto di rottura.

Replica di Paolo Rosi, coordinatore delle terapie intensive del Veneto: “Possiamo arrivare a quel numero di posti letto, considerando quelli predisposti anche se normalmente non sono funzionanti e quelli riconvertibili di altri reparti».

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