Coronavirus, tutte le regioni verso la zona gialla: Ma si rischia la terza ondata

Cosa non sappiamo allora? Tutta l’Italia verso la zona gialla, ma il rischio zona gialla è più che concreto, secondo molti.

Tutta l’Italia si appresta ormai a diventare zona gialla. Secondo i criteri di valutazione attuati per la definizione delle zone a maggiore livello di criticità, per le quali definire determinati provvedimenti di sicurezza, il paese si avvierebbe insomma verso uno scenario molto meno critico di quanto non fosse qualche settimana fa. Bene, benissimo si potrebbe dire. Il problema è che in questi giorni si da sempre più per scontata una terza ondata di Covid19.

La terza ondata è data ormai per certa, sicuri più che mai che i colpi di testa di milioni di italiani, il non rispetto delle attuali restrizioni insomma, nel corso delle imminenti festività natalizie porteranno il paese in una nuova fase di caos contagi, ed ecco servita la fase tre. Certo c’è chi oggi ha parlato anche di fase quattro, ma di questo al massimo ci occuperemo verso marzo, quando la terza sarà soltanto un ricordo. Sempre se fosse tutto confermato.

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Coronavirus, tutte le regioni verso la zona gialla: Come è che poi si parli terza ondata?

Quello che non è chiaro, si immagina per molti milioni di italiani, è come si possano conciliare le due cose. Cioè, come è possibile che la situazione oggi sia in cosi netto miglioramento quando già si parla di una ulteriore ondata che potrebbe essere altrettanto drammatica se non di più? Come è possibile che le due cose non abbiano tra loro un punto comune?

Certo, si è detto che la terza ondata può essere determinata in parte dagli atteggiamenti della popolazione nel corso delle festività natalizie, bene, ma perchè allora fasciarsi la testa prima di essersela rotta? Magari gli italiani saranno responsabili, almeno la maggior parte e quindi, nessuno scenario apocalittico. Invece no, si annuncia sempre il peggio, forse per sperare di impaurire la popolazione? Come se non lo fosse già abbastanza? Chissà.