“Stavolta ho davvero esagerato”, inquietanti risvolti sul caso Genovese

Alberto Genovese durante una conversazione ammette: “Stavolta ho davvero esagerato”, riferendosi proprio alla serata della festa su Terrazza Sentimento

A Mattino 5 si è parlato ancora di Alberto Genovese. La Procura sospetta che ci siano altre violenze di cui si è reso colpevole Genovese. Pare infatti che ci siano altri video di “sesso estremo“, con altre ragazze.

Le immagini ora sono al vaglio degli inquirenti che stanno  scandagliando tutti i frame, alcuni con sonoro, che riprendono altre cinque feste, a partire da maggio, su Terrazza Sentimento.

Il lavoro è delicato perché gli inquirenti dovranno capire se queste immagini, alcune definite «border line», integrino gli estremi di una reale violenza e bisognerà anche vedere chi fra le persone riprese denuncerà le violenze.

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Mattino 5: la frase di Genovese che ha allertato ancora di più gli inquirenti

A Mattino 5, nello spazio condotto da Federica Panicucci, si è dato spazio anche alla frase che avrebbe detto Genovese e che ha aumentato i sospetti della Procura. Alberto Genovese proprio riferendosi a quella sera, avrebbe ammesso: “Stavolta ho davvero esagerato!“.

Ed è proprio la parola “Stavolta” che ha fatto rabbrividire gli inquirenti. Vuol dire che ci sono state altre volte nelle quali Genovese ha ripetuto gli stessi atti, ma secondo lui non ha esagerato? Ci sono state altre violenze e altre vittime?

Gli inquirenti stanno indagando su almeno altre cinque situazioni che potrebbero essere borderline, bisogna stabilire se c’era o meno la volontà delle ragazze e se queste ultime denunceranno Genovese oppure no.

Faro puntato anche su chi procurava la droga, su chi invitava le ragazze e chi taceva nonostante sapesse quello che accadeva lì dentro. L’interesse della procura si concentra anche sul presunto giro di prostituzione, con un faro acceso sull’agenzia di modelle di cui Genovese detiene una quota.

Genovese sarà risentito nelle prossime settimane, intanto si trova in custodia cautelare in carcere.

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