Coronavirus, la denuncia di Massimo Galli: “Il vaccino non è ancora arrivato”

La denuncia di Massimo Galli contro le inefficienze del sistema sanitario nazionale circa la distribuzione del vaccino antinfluenzale.

Massimo Galli
Massimo Galli (Open)

Massimo Galli, primario del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, sbotta in tv, nei confronti delle inefficienze del sistema sanitario nazionale, in merito alla distribuzione dei vaccini antinfluenzali. Galli spiega di come lui, 69enne, operatore sanitario, non abbia ancora ricevuto, presso la sua strutturo il vaccino che dovrebbe proteggerlo dalle influenze di stagione. Una denuncia bella e buona che fa indignare molti.

Non si da pace Galli, perchè ha dalla sua l’età, grazie alla quale dovrebbe già essere considerato un soggetto da tutelare ulteriormente, e poi la professione, quella di fatto di operatore sanitario che lo espone ad eventuali contatti, situazioni e quinti potenziali contagi. La situazione è in effetti al limite del grottesco, perchè parliamo di una persona che in qualità di medico agisce per la cura e l’assistenza di soggetti ad alto rischio.

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Coronavirus, la denuncia di Massimo Galli: “A gennaio attendo l’altro vaccino”

Ma Galli, a detta sua non protesta, attende nel più civile degli atteggiamenti che il vaccino antinfluenzale arrivi presso la sua struttura, probabilmente tra qualche giorno. Ma intanto la sua attenzione è già focalizzata al prossimo step, il vaccino anticovid che a gennaio, almeno stando a quelle che sono le previsioni del Governo, dovrebbe iniziare ad essere somministrato ai pazienti maggiormente a rischio, una selezione che andrà poi minuziosamente illustrata.

In quel caso Galli ha già fatto sapere che sarà uno dei volontari disposti a provare il nuovo vaccino, contrariamente a quanti hanno dichiarato, anche tra i suoi colleghi, che probabilmente a gennaio non dovrebbe già esserci la certezza dell’efficienza del vaccino. Polemiche su polemiche insomma, nella speranza possa esserci da qualche parte una sincera verità.

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