Campione di body building morto per covid: “Era un guerriero”

Amici e parenti increduli per la morte di Salvatore Solimeno campione di body building stroncato dal covid ad appena 45 anni 

Un’altra tragica testimonianza di come le vittime del covid non hanno età. La morte del campione di body building Salvatore Solimeno (45 anni) fa capire quanto può essere deleterio questo male anche per le fasce d’età più giovani.

L’istruttore di fitness titolare di una palestra molto nota a Pompei era ricoverato da diversi giorni all’ospedale Fatebenefratelli di Napoli, ma purtroppo non è riuscito a vincere la sua battaglia. Si tratta della decima vittima della cittadina campana.

Una persona che aveva molta cura di sé e del suo corpo (era anche un nutrizionista) tanto da affermarsi alla grande nella sua disciplina. Si era consacrato a livello nazionale ed internazionale, ma tra lo stupore generale non potrà continuare a coltivare i suoi sogni.

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Salvatore Solimeno aveva una patologia pregressa

Amici e parenti sono sotto shock per la sua dipartita, mai avrebbero pensato che una persona così integra potesse morire a causa del covid. Lo hanno descritto come un guerriero forte e combattivo, capace di sconfiggere anche il coronavirus. 

Sembra però che il coach (ha guidato diversi atleti alla vittoria) avesse una patologia congenita, ovvero la talassemia. Ciononostante riusciva comunque ad avere una vita normale.

Poco dopo il contagio era stato ricoverato per insufficienza respiratoria (uno dei sintomi più gravi del coronavirus) e ha lottato per alcuni giorni. La terribile notizia della morte in un primo momento è stata percepita come un errore dalla comunità di Pompei. 

Invece era tutto vero. Questo maledetto covid si porta via anche i “guerrieri invincibili” proprio come nel più classico dei film tristi.

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