Zlatan Ibrahimović è uno dei calciatori più forti, più amati e pagati del mondo del calcio, ma lo avete mai visto da bambino? Eccolo in una foto del passato.
Ibrahimović è venerato come un vero e proprio Dio sceso sulla Terra direttamente dall’Olimpo, oggi è ricco, ha fama e successo ma la sua vita non è sempre stata così, a partire dall’infanzia. Nato a Malmo in Svezia, cresce n uno dei peggiori ghetti della città, Rosengarden. Qui vive tra povertà, fame e violenza familiare, dovuti in gran parte all’alcol e alla droga.
Non sono mancati nella sua vita gli interventi degli assistenti sociali e della polizia, in gran parte a causa dei suoi genitori. Nella sua stessa biografia Zlatan ricorda: “Ogni tanto mia madre perdeva il lume degli occhi e ci picchiava con il mestolo di legno.” Dopo il divorzio dei suoi genitori la situazione peggiora.
Zlatan si ammala di una grave sindrome di emaciazione, che gli causa una grave perdita di peso. In questo periodo inizia a frequentare compagnie sbagliate e pericolose, che lo portano a commettere piccoli furti. Qui inizia a forgiare il suo carattere e il suo ego sfacciato, tracotante e strafottente che lo contraddistingue ancora oggi.
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Zlatan Ibrahimović, da bambino problematico a super star: l’ascesa di un campione
Una vita che oggi sembra così lontana se si pensa a quanta strada ha fatto da allora, fino a diventare Ibracadabra per le magie che solo lui sa fare in campo. Il calcio lo salva fin da bambino, un richiamo naturale, quasi ancestrale alla palla che lo porta a entrare giovanissimo nel Balkan, aggregato a una formazione di ragazzi più grand di lui di ben due anni.
Fin da allora si capisce il calibro del calciatore che sarà, in una partita data per persa, con la squadra avversaria in vantaggio di quattro goal riesce a segnare le otto reti che portano il Balkan a vincere 8-5. Non ha ancora compiuto 13 anni.
Nel 2001 sposa l’ex modella svedese Helena Seger e nello stesso anno viene acquistato dall’Ajax di Beenhakker per 7,8 milioni di euro. Tre anni dopo passa alla Juventus per 16 milioni di euro ed’è l’uomo decisivo per il 28esimo scudetto dei bianco neri. Il secondo anno alla Juve è segnato da Calciopoli che lo vede passare sub iudice all’Inter; che si aggiudica l’attaccante per ben 24,8 milioni.
Dopo tre stagioni decisive nel 2009 passa al Barcellona per 49 milioni (più il cartellino di Samuel Eto’o, valutato 20 milioni), il suo valore in campo cresce in maniera esponenziale a pari passo con la sua fama. Nel 2010 approda al Milan in prestito per 24 milioni di euro, resterà qui fino al 2012 quando all’età di 30 anni passa al Paris Saint-Germain, poi al Manchester Utd nel 2016 e due anni dopo ai Los Angeles Galaxy. Nel 2019 è tornato al Milan. Con i sui 90 milioni è uno dei calciatori più pagati di sempre.
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