Nuovo dpcm, possibili chiusure straordinarie : è totale emergenza

Le ultime disposizioni del ministero dell’Interno in merito alle norme applicabili dell’ultimo dpcm, è emergenza.

La situazione nel paese resta abbastanza grave, e nonostante la suddivisione del territorio in zone in base alla criticità dell’emergenza in quella determinata regione, non sembra essersi ancora trovato quell’equilibrio tale da poter consentire un adeguata e concreta azione di prevenzione e difesa dai contagi. L’Italia di fatto è spaccata in due, forse in tre. Tutti o quasi critici nei confronti del destino della propria regione.

I gialli vogliono essere rossi, i rossi gialli, e gli arancioni l’uno e l’atro. La situazione resta di esplodere. Si è parlato di numeri camuffati, di false dichiarazioni, di Governo che fa dispetto ai governatori non amici. Si è detto di tutto, e questo non giova certo alla responsabilità dei cittadini, che dal canto proprio, li dove ancora si può continuano ad uscire, ad affollare strade, ad andare al ristorante.

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Nuovo dpcm, possibili chiusure straordinarie: occorre la linea dura

Purtroppo, in certi casi occorre la linea dura. E questo il Governo sembra averlo capito. Una recentissima circolare del ministero dell’Interno, suggerisce ai prefetti ed ovviamente alle istituzioni di locali, di poter chiudere strade o piazze anche prima dell’orario consentito dal nuovo dpcm. Una anticipazione dello stato di coprifuoco, ampliabile, anticipabile anzi, nel caso in cui si presentassero validi motivi per consentire ciò.

Le immagini di ieri, del lungomare di Napoli, di Bari, con strade affollate e ristoranti pieni, gridano al paradosso. Tra le istituzioni che pretendono le chiusure ma di fatto non fanno niente affinché si evitino certe situazione, ma anche tra la popolazione da un lato impaurita, scoraggiata, arrabbiata con il sistema, ma poi non più disposta a rispettare determinate regole o ad evitare inutili sortite.

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