Gallipoli: 32 migranti sbarcati nella notte, speriamo non ci siano terroristi

Ben 32 i nuovi migranti sbarcati in Italia, a Gallipoli, Puglia. Tutti di nazionalità irachena ed iraniana, c’erano anche dei minori.

Fonte foto: (Getty Images)

Ancora uno sbarco di migranti in Italia. Si è verificato nella scorsa notte, a Gallipoli, città pugliese in provincia di Lecce. 32 persone in totale, tutte irachene ed iraniane, dai racconti, stanchi e molto spaventati.

La Guardia di Finanza italiana, si è preoccupata di fermare i due scafisti, che avevano accompagnato i migranti nelle acque italiane. Entrambi, sono di nazionalità turca. Tra loro, undici minori, quattro non accompagnati.

Leggi anche >>> Poliziotti sequestrati durante un funerale: “ridateci i fuochi o vi ammazziamo”

Migranti sbarcati nella notte: ancora una volta a Gallipoli

I 32 migranti arrivati a Gallipoli, attendono ora di essere trasferiti in un centro di accoglienza. Gallipoli, è uno dei nuovi porti presi di mira in Italia. Il 23 settembre scorso, la Guardia di Finanza fermò una persona, rea di aver fatto sbarcare a Sant’Andrea, 67 migranti pakistani, tra cui 14 minori. Gli scafisti erano dapprima riusciti a scappare, salvo poi farsi fermare al largo di Santa Maria di Leuca ed essere arrestati per favoreggiamento di immigrazione clandestina.

Ed ancora, il 30 agosto, ancora presso Sant’Andrea, la GdF aveva soccorso 62 persone, anche in questo caso pakistane, tra cui 9 minori non accompagnati, due dei quali hanno avuto bisogno di essere sottoposti a cure mediche e ospedalizzati. Tutti gli altri, che si trovavano in buone condizioni di salute, sono stati trasferiti a Otranto presso il centro di accoglienza Don Tonino Bello”, come evidenziato dalla Croce Rossa.

Quello degli extracomunitari sbarcati in Italia è, soprattutto nelle ultime ore, oggetto di discussione. L’attentato da poco accaduto a Nizza ad esempio, ha evidenziato che proprio a Lampedusa, era sbarcato mesi fa il killer.

Leggi anche >>> Giochi erotici e filmini, Giulia Di Sabatino vittima dei pedofili: “non si è uccisa”

Impostazioni privacy