Attentato di Nizza: il killer era stato fatto sbarcare a Lampedusa

Il killer che stamattina ha compiuto l’attentato a Nizza, presso la chiesa di Notre-Dame, sarebbe sbarcato a Lampedusa mesi fa.

Continuano senza sosta, le indagini sul killer che stamattina ha seminato terrore e morte nella città francese di Nizza, già colpita da un attentato nel 2016. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe sbarcato in Europa, tramite un passaggio in Italia.

Infatti, dovrebbe essere sbarcato a Lampedusa, l’uomo che oggi ha ucciso tre persone in Francia e che ora si trova in ospedale, ferito dagli agenti. Gli apparati di sicurezza, avrebbero ritrovato registrazioni del tunisino sull’isola. Ora, si cercano tutti i vari spostamenti dell’uomo.

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Anche un altro attentatore era sceso a Lampedusa

L’uomo di origini tunisine che oggi ha ucciso tre persone a Nizza, sarebbe sbarcato a Lampedusa. Ora, è Brahim A., dovrà preoccuparsi di rispondere a diversi interrogativi, come il perché abbia compiuto tale gesto e se tutto facesse parte di un piano superiore. Il tunisino, ha agito con un coltello, non facendosi scrupoli quando si è trattato di tagliare la testa ad una donna.

Non è questo, il primo caso di un attentatore sbarcato in Italia, anzi, proprio a Lampedusa. Nel 2011, insieme ad altri connazionali tunisini, arrivò in Italia Anis Amri, principale autore nell’anno 2016, della strage dei mercatini di Natale a Berlino. Quando arrivò in Europa, Amri dichiarò di essere minorenne. Fu infatti, momentaneamente trasferito in un centro per minorenni in Sicilia.

Eric Ciotti, un deputato della Regione che vive a Nizza, ha già twittato la notizia: “Ho appena chiesto al presidente #Macron in un incontro a Nizza di sospendere tutti i flussi migratori e tutte le procedure di asilo, soprattutto al confine italiano. Dobbiamo proteggere i francesi!”.

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