Vittoria Schisano, la rivelazione lascia i fan senza parole: “Volevo morire”

A Ballando con le Stelle si distingue Vittoria Schisano che ha sorpreso tutti con una rivelazione dal passato: “Volevo morire.”

Vittoria Schisano
Vittoria Schisano | Fonte Foto Instagram vittoria_schisano

Questa sera torna su Rai 1 una nuova puntata di Ballando con le Stelle, mai come quest’anno il programma di Milly Carlucci è ricco di colpi scena, molti dei quali non troppo felici. Tra Covid-19infortunioperazioni il programma ha vissuto più di un momento di incertezza.

Tra i personaggi rivelazione di questa edizione c’è Vittoria Schisano che gareggia al fianco di Marco De Angelis e, nonostante il parere contrario di alcuni giudici, ha deciso di voler parlare della sua infanzia e della sua esperienza nell’essere nata in un corpo di uomo, pur sentendosi una donna.

Una lotta lunga una vita quella di Vittoria, prima ha dovuto fare i conti con la sua vera identità poi ha dovuto spiegare agli altri chi era veramente, al di la del corpo nel quale le era capitato di nascere.

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Ballando con le Stelle, Vittoria Schisano: “Da bambina volevo morire”

Vittoria Schisano ha sorpreso tutti con le sue parole, in una lunga intervista a Leggo ha raccontato la sua storia davvero particolare, a tratti dolorosa, ma di grande coraggio. La donna ha infatti raccontato la sua storia, partendo dall’infanzia: “Da bambina speravo di morire e rinascere donna, perché la transizione non era mai presa in considerazione.”

Anche per aiutare bambine come lei, Vittoria ha deciso si farsi nel suo piccolo portavoce di un messaggio: “Oggi questa verità viene raccontata, e ne sono portavoce anche io. Mi rendo conto che lo faccio con imbarazzo, ma con orgoglio, e spero di esserne all’altezza.” Vittoria racconta di aver passato momenti davvero molto difficili, cercando anche di nascondersi dietro una maschera, per pudore e un pizzico di insicurezza.

Si sente molto grata a Ballando con le Stelle e a Milly Carlucci: “Sto avendo la possibilità di vivere questa bambina che o stessa avevo ucciso, o che avevo fatto uccidere dal pregiudizio, dalle paure, o dal compagno di banco.”

Parole davvero molto forti nelle quali si possono rispecchiare uomini e donne che hanno vissuto un percorso simile o che lo stanno ancora vivendo.

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