Incubo uomo nero: 15enne voleva ammazzare i genitori forse per un gioco

Una nuova terrificante storia, per fortuna finita questa volta bene, riempie le cronache dei giornali, nuovi dubbi sull’uomo nero.

Jonathan Galindo
Jonathan Galindo (Facebook)

Torna il terrore dell’uomo nero, dopo i tremendi fatti di Napoli, dove un ragazzo undicenne si è lanciato dal balcone di casa, al decimo piano, raccontando poi in un biglietto lasciato ai genitori di non avere più tempo e di dover seguire l’uomo nero. Il nuovo caso arriva da Vicenza, dove una ragazza di soli 15 anni stava progettando di uccidere entrambi i genitori, piano per fortuna saltato.

La ragazza aveva chiesto aiuto al fidanzato per mettere in atto il tragico disegno di morte, ma qualcosa nei suoi piani è andato storto. La ragazza infatti aveva rivelato il suo diabolico piano ad un amico, il quale scioccato da tali rivelazioni ha subito denunciato il tutto ai carabinieri, che hanno subito avviato tutte le indagini del caso. I conti non tornano agli inquirenti, i messaggi della ragazza sembravano troppo veri.

Incubo uomo nero: La difesa della ragazza

Bambino computer
Bambino computer (Facebook)

La giovane 15enne si è difesa dichiarando che era tutto un gioco, era una farsa, e che non sarebbe mai arrivata ad uccidere davvero i suoi genitori. In effetti, dalle indagini condotte dai carabinieri è emerso che la ragazza avesse un ottimo rapporto sia con la madre che con il padre e che anche a scuola, non avesse particolari problemi, di nessun genere. E allora perchè quel macabro gioco, perchè quel piano, che gli inquirenti non credono fosse del tutto inventato.

Il timore grande, è che la ragazza possa essere caduta nel solito vortice del web, e che quella di ammazzare i propri genitori non fosse altro che una sfida, lanciata da chissà chi per testarle il coraggio. Qualcosa di simile a quello che è successo a Napoli, dove il piccolo suicidatosi, è caduto probabilmente vittima di un gioco perverso che l’ha condotto al tragico gesto, tra lo stupore, la rabbia ed il profondo dolore dei genitori.

Non ci si fida di questo web, non ci si può fidare, troppi rischi, troppe incognite, troppa paura di trovarci dentro qualcosa che forse nemmeno siamo capaci di immaginare.

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