Coronavirus, meno tamponi meno contagi: cosa cambia settimana prossima

Diminuiscono i contagi nelle ultime 24 ore ma anche i tamponi. Conte firmerà nei prossimi giorni un nuovo Dpcm restrittivo.

I dati restano un valore relativo: la conseguenza dei tamponi effettuati. Ieri 119mila tamponi e 2.844 positivi, oggi 2.578 nuovi contagi con 92.714 tamponi effettuati. Sono numeri che danno un’indicazione confusa sulla curva epidemiologica in Italia. Ma sono numeri che preoccupano il governo: Conte firmerà nei prossimi giorni un nuovo Dpcm con restrizioni che assomigliano un ritorno alla fase 2 dell’emergenza coronavirus.

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati anche 18 decessi per un totale di 35.986 vittime da quando è iniziato tutto. Ci sono anche altri 697 guariti.

Preoccupa soprattutto la Campania dove si è registrato l’incremento massimo di nuovi positivi (+412), seguita da Lombardia (+314) e Veneto (+261). Sono 303 le persone ricoverate in terapia intensiva.

A Latina, nel Lazio, c’è l’allarme del direttore generale della Asl che invita i cittadini a “uscire solo in caso di necessità ed evitare le uscite superflue” e questo a fronte dei 73 nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore, distribuiti in 20 comuni della provincia.

Coronavirus, meno tamponi meno contagi: Conte prepara nuovo Dpcm, si ritorna alla fase 2?

conte e lamorgese, nuovo dpcm in arrivo

A fronte dell’aumento dei contagi relativi alle ultime settimane, il governo insieme agli esperti del Comitato Scientifico, sta preparando un nuovo Dpcm che in alcuni punti sembra un ritorno alla fase 2 della pandemia. Tornerà l’esercito in strada a dare manforte alle forze dell’ordine per i pattugliamenti che dovranno assicurare che tutte le restrizioni vengano messe in atto.

Dopo le varie ordinanze delle singole Regioni, come il Lazio, con il nuovo Dpcm l’obbligo di mascherina anche all’aperto dovrebbe diventare nazionale. Discorso analogo anche per le chiusure di locali dalle ore 18 alle 6 del giorno successivo. Col nuovo Dpcm, saranno dati ulteriori poteri alle singole Regioni, con chiusure e limitazioni in base ai dati dei singoli territori.

Le Regioni potranno anche disporre la chiusura temporanea di esercizi commerciali come bar, ristoranti, barbieri e parrucchieri.

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