Anche Checco Zalone piange: “mandaci il tuo sorriso, ne abbiamo ancora bisogno”

Mirko Toller non c’è più e Checco Zalone che lo aveva conosciuto e amato, scrive un messaggio per lui: “senza retorica, senza lacrime”. Eppure piange.

mirko troller e checco zalone, foto facebook

Ciao grande Mirko.
Se puoi, da lassù, continua a mandarci il tuo sorriso, perché ne abbiamo ancora bisogno. Checco Zalone saluta così il suo caro amico Mirko Troller che se ne è andato. “Niente retorica, nessuna lacrima” scrive ancora l’attore, perché Mirko avrebbe voluto così.

Mirko Troller aveva solo 16 anni, era malato di Sma e nonostante questo non si è mai dato per vinto. Era ormai un famoso youtuber con migliaia di affezionati che lo seguivano quotidianamente. Insieme a Checco Zalone aveva girato uno spot divertente a favore della ricerca per guarire l’atrofia muscolare spinale. “Vorrei costruire luna park anche per le persone disabili” – diceva Checco.

Lo spot che vediamo qui sotto, aveva immediatamente raccolto milioni di visualizzazioni, realizzato per sostenere la raccolta fondi a favore dell’associazione nazionale Famiglie Sma, Checco Zalone, come nel suo stile mai retorico, aveva scelto toni irriverenti, ribaltando i valori sui quali generalmente si fa leva per indurre le persone a donare.

Non la pietà e la compassione quindi, ma la voglia di far guarire chi è affetto dalla patologia per rendere a se stessi la vita più facile.

Mirko Toller non ce l’ha fatta ed è morto, stretto nell’abbraccio dei suoi genitori, Stella e Fabio e delle sue sorelle. Mirko, nonostante la sua malattia e la sua sedia a rotelle, era un ironico influencer che raccontava la sua disabilità con disincanto, senza mai versare una lacrima, anzi, spesso rideva della sua stessa disabilità: era ironico e non amava particolarmente la scuola. Il suo canale youtube era famosissimo: “Mirko e Linda show”.

Dopo il video dello spot per la ricerca Sma tra Checco Zalone e Mirko era nata una vera amicizia. Di risate, battute in continuazione, affetto. Quello spot accese i riflettori su una malattia spesso dimenticata che colpisce migliaia di persone, anche giovanissime, come Mirko. “Ciao Mirko, il tuo sorriso ci illuminerà per sempre. Noi non smetteremo di sorridere e di lottare”.

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