Superbonus 110%, la burocrazia non favorisce, pochissime le richieste finora

Ancora una volta la burocrazia stoppa una misura pensata per apportare dei miglioramenti. Il Superbonus 110% non è ancora decollato a causa della folta documentazione necessaria 

Superbonus 110%
Fonte Pixabay

Lo scorso 1 luglio è partito il Superbonus 110% per quanto riguarda alcuni tipi di lavori di ristrutturazione delle abitazioni (isolamento termico, riduzione rischio sismico, sostituzione di climatizzazione invernale per esempio). Uno strumento attesissimo dagli italiani che non vedevano l’ora di poterlo sfruttare per mettere in sicurezza la propria casa seguendo le normative attuali ambientali.

Purtroppo però le cose non sono andate come si sperava. Motivo? Le molteplici e insormontabili pratiche burocratiche necessarie per l’attivazione della detrazione fiscale. Per inoltrare la domanda servono 36 documenti, che diventano 38 nel caso ci siano più beneficiari. Pratiche lunghe e tortuoso che non fanno altro che sfiduciare i richiedenti, tant’è che ad oggi sono pochi i soggetti che hanno avviato l’iter per il “rimborso” dei lavori di casa.

Superbonus 110%: il Governo ha provato a rimediare, ma…

Superbonus 110%,
Fonte foto: (Pixabay)

Per rendere più agevole l’accesso al bonus erano attesi dei decreti attuativi in Gazzetta Ufficiale messi a punto dal ministero dello Sviluppo economico e dell’Economia. In realtà però non sono stati pubblicati.

La causa secondo quanto riportato dal noto quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” è stata la mancato visto di conformità della Corte dei Conti. Quest’ultima seppur abbia registrato i decreti ha stoppato la pubblicazione per cercare di chiarire alcuni passaggi troppo complicati.

Non è dello stesso avviso il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli che ha annunciato che i decreti sono in via di approvazione. Non ha specificato però il tempo entro cui ciò sarà eseguito ed è proprio questo che desta perplessità, anche perché il Superbonus è valido fino al 31 dicembre 2021.

Insomma, ancora una volta la burocrazia rappresenta per il Bel Paese un vero e proprio freno. Quello che doveva rappresentare uno strumento di ripartenza si è trasformato in una montagna da scalare, il cui sentiero tortuoso scoraggia le persone che decidono di “ritornare indietro”.

Si attendono novità nel breve periodo anche perché queste tipologie di lavori richiedono delle tempistiche abbastanza lunghe e dei costi che senza un sussidio non sono sostenibili in una fase così delicata.

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