Il presidente della regione Campania, De Luca, è pronto nei prossimi giorni a chiudere i confini, soprattutto a quelli provenienti dal Nord.
“Ho assistito con sconcerto al fatto che alcune regioni del Nord hanno ritenuto di non rendere obbligatorio per i loro cittadini che rientravano dall’estero il sottoporsi al tampone o l’obbligo di andare in isolamento domiciliare. Continuo a guardare con grande preoccupazione a scelte che a me sembrano poco responsabili”.
La Campania è in allarme da qualche giorno vista la crescita dei contagi di Covid, e oggi il suo governatore De Luca è pronto a chiudere i confini. «Verificheremo alla fine di agosto se dovremo chiedere o meno al governo nazionale di ripristinare la limitazione della mobilità interregionale», avverte.
«È un orientamento che assumeremo tra una settimana, 10 giorni – ha spiegato De Luca in diretta Facebook – e lo faremo con grande determinazione, ovviamente salvo i casi soliti e cioè motivi di lavoro e motivi sanitari che giustificano lo spostamento, ma ci regoleremo sulla base dell’andamento del contagio anche in altre regioni d’Italia».
De Luca ha spiegato di aver «assistito con sconcerto al fatto che alcune regioni del Nord hanno ritenuto di non rendere obbligatorio per i loro cittadini che rientravano dall’estero il sottoporsi al tampone o l’obbligo di andare in isolamento domiciliare. Continuo a guardare con grande preoccupazione a scelte che a me sembrano poco responsabili».
Vincenzo De Luca affronta poi su Facebook il solito dibattito a lui molto caro della presunta ‘sudditanza’ verso il Nord Italia. “La Regione Campania – scrive – è pronta ad accettare la sfida dell’efficienza nei confronti di chiunque, di tutte le Regioni del Nord, nessuna esclusa.
Lo abbiamo fatto nei confronti dell’emergenza coronavirus e la Campania ha camminato a testa alta, è stato un modello di efficienza operativa apprezzato a livello internazionale.
L’altra battaglia che siamo pronti a sostenere nelle prossime settimane, sarà quella per il riparto dei fondi nazionali nel campo della sanità. La Campania è la Regione che riceve meno fondi pro capite a livello nazionale.
Questa è una vergogna istituzionale – conclude il presidente – che si trascina da troppo tempo e contro la quale siamo pronti a combattere a viso aperto. Su questo terreno misureremo il meridionalismo di tutti, dagli esponenti di Governo, alle forze politiche, nessuna esclusa, alle rappresentanze parlamentari.
Vedremo chi avrà il coraggio della libertà. Vedremo chi avrà il coraggio di dire che in questo Paese vanno date le stesse risorse ad ogni cittadino, dal Piemonte alla Sicilia. Misureremo la coerenza di tutti.
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