Sala: “giusto che un dipendente milanese guadagni più di uno calabrese”

Sono le parole pronunciate dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso di una diretta Facebook con i Giovani democratici. La Calabria presa ad esempio per il Sud in generale.

Il sindaco di Milano cita la Calabria per rappresentare il Sud in generale, ma ai calabresi non è piaciuto. E a dire il vero le esternazioni del primo cittadino non sono piaciute solo a loro ma a molti.

Il suo ragionamento partirebbe da un dato di fatto: è giusto che un dipendente pubblico guadagni di più al Nord che al Sud perchè in meridione il costo della vita è più basso rispetto al settentrione.

Ragionamento discutibile, che Sala ha cercato di spiegare usando la forma contraria: “sbagliato che un dipendente pubblico guadagni gli stessi soldi a Milano e in Calabria”. Ovviamente, la sostanza non cambia.

“È chiaro che se un dipendente pubblico, a parità di ruolo, guadagna gli stessi soldi a Milano e a Reggio Calabria, è intrinsecamente sbagliato, perché il costo della vita in quelle due realtà è diverso”. – ha detto il primo cittadino di Milano.

Stipendi diversi tra Nord e Sud, Sala: “giusto, è diverso lo stile di vita”

Il sindaco milanese ha ricordato l’importanza del costo della vita nel capoluogo lombardo, soprattutto per i giovani. “Esiste una questione relativa al costo della vita nella nostra città”, ha ammesso, “la cosa che non va è quanto sono pagati i giovani a Milano […] Dietro lo stage e altre formule del genere, si nasconde un po’ di sfruttamento giovanile”.

E ancora una volta, seppur magari involontariamente, la Calabria è stata messa, volente o nolente, in cattiva luce” – protestano i giornali calabresi.

Sala fa riferimento alle gabbie salariali, il sistema di calcolo degli stipendi in base a  determinati parametri come, ad esempio, il costo della vita.

In Italia, le gabbie salariali furono abolite definitivamente nel 1972.

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