Roma, strade insanguinate: un altro giovane morto, in via Tuscolana

La mattanza dei giovani. Da quando è finito il lockdown sei morti per incidenti stradali negli ultimi quattro giorni. L’ultimo a Roma.

Prima la mattanza degli anziani uccisi dal coronavirus, ora quella dei giovani uccisi dalla strada e dall’imprudenza. Negli ultimi quattro giorni sono stati sei i morti per incidenti stradali.

L’ultimo a Roma, questa notte in via Tuscolana. Per cause ancora da accertare una Smart con a bordo due ragazzi è finita contro un muro: il violento impatto ha cusato la morte del conducente che avrebbe compiuto 20 anni fra un mese.

Grave il passeggero che era con lui, di soli 19 anni: un amico della vittima. E’ stato lui a chiamare i soccorsi. Il personale medico, arrivato sul posto, lo ha poi così caricato sull’ambulanza e trasportato in gravi condizioni all’ospedale San Giovanni di Roma dove è attualmente ricoverato.

E’ successo in via Tuscolana all’altezza del civico 2170. Dalle prime ricostruzioni, il giovane era alla guida di una Smart quando, alle 2 del mattino, per cause da accertare, ha perso il controllo dell’auto finendo contro il muro. Fatale l’impatto avvenuto nella zona di Morena. Il ragazzo è morto sul colpo.

Un altro incidente mortale a Roma

Dopo la tragedia che ha colpito Mattia Roperto, un altro giovane romano ha perso la vita. Drammatica la scena che i soccorritori si sono trovati davanti appena giunti sul posto. Il giovane di vent’anni che era alla guida della Smart era ancora legato al sedile, ormai senza vita.

Invano i medici hanno provato a rianimarlo, purtroppo era morto sul colpo, la violenza dell’impatto contro il muro non gli ha lasciato scampo.

Ora sarà da stabilire perché abbia perso il controllo della macchina: se per una distrazione, un malore, un colpo di sonno o per un dissesto della strada. I rilievi della Polizia Locale gruppo Tuscolano faranno chiarezza sull’ennesima morte sulle strade del Lazio.

Il bilancio degli incidenti stradali è pesantissimo: sei persone sono morte negli ultimi quattro giorni, almeno dieci i feriti gravissimi che hanno rischiato la vita.

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