Milano protesta contro il razzismo: marocchino morto accoltellato

Mentre Milano manifestava in piazza contro il razzismo, celebrando George Floyd ucciso a Minneapolis, un marocchino moriva accoltellato.

Quasi sicuramente le due cose non hanno una connessione tra loro. Ma sembra uno scherzo del destino che proprio nel giorno del no al razzismo, un ragazzo di 30 anni, marocchino, venga ucciso accoltellato.

Milano ieri è scesa in piazza per celebrare George Floyd, l’afroamericano ucciso da un poliziotto a Minneapolis, Stati Uniti. E per testimoniare a voce alta – e pacificamente – che gli italiani non sono razzisti.

Marocchinio accoltellato sul bus o per strada?

E’ stato accoltellato all’addome, ed è morto poche ore dopo al Niguarda. Un uomo di nazionalità marocchina di trent’anni si trovava su un filobus della linea 91, tra via Nazario Sauro e via Oldofredi, nella periferia nord del capoluogo lombardo.

Secondo le prime testimonianze, ad un certo punto si sono aperte le porte, alla fermata, è il giovane è stato spinto fuori dai suoi aggressori. Secondo quanto ricostruito dagli uomini delle volanti, che sono interventi sul posto, a bordo dell’autobus ci sarebbe stata una lite con quattro persone, secondo i testimoni tutti stranieri.

L’uomo è rimasto sull’asfalto in una pozza di sangue, i primi soccorsi glieli ha prestati l’autista del mezzo: non è chiaro se sia stato ferito a bordo o dopo che il gruppo era sceso.
La vittima è stata identificata grazie a una tessera di una mensa per poveri.

Le sue condizioni sono apparse subito gravissime. La ferita alla pancia, molto profonda, ha sconsigliato il trasferimento immediato in ospedale. Dopo le prime cure sul posto, è stato portato in codice rosso al Niguarda, privo di conoscenza.

In via Sauro poi sono arrivate altre volanti della Polizia insieme con gli specialisti della Scientifica che hanno ispezionato il filobus, sia per ricostruire la dinamica dell’aggressione e capire se il marocchino sia stato ferito già a bordo o in strada, sia per trovare tracce che possano dare un nome agli autori dell’accoltellamento, scappati appena scesi.

Chiesti ad Atm i filmati delle telecamere di sorveglianza per capire che cosa sia successo sul filobus della morte.

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