29 maggio 1989: la strage dell’Heysel, le immagini di una tragedia

29 maggio 1989: una ricorrenza tragica per i tifosi della Juventus e per tutto il mondo calcistico: 39 tifosi persero la vita in una calca drammatica.
La strage dell’Heysel: 29 maggio 1989. Una sera che sarebbe dovuta essere una festa, la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Ma qualcosa andò maledettamente storto nel settore Z dello stadio di Bruxelles.

Prima del fischio di inizio della partita, una parte della tifoseria Reds si riversò sulla tribuna che ospitava i supporters bianconeri, sfondando le reti divisorie. I tifosi juventini, inseguiti dagli hooligans fino all’estremità degli spalti, si ammassarono nell’angolo più lontano e basso del settore Z.

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Il peso eccessivo fece crollare il muro. Fu unìecatombe: 39 morti, di cui 32 italiani, e oltre 600 feriti. La tragedia tuttavia non fermò la partita che per volontà dei dirigenti UEFA, d’accordo con la polizia belga, fu disputata lo stesso: questione di ordine pubblico.

A vincere fu la Juventus, per 1 a 0, con un rigore di Platini.

Il settore Zeta

Il settore riservato ai tifosi juventini era stato concentrato nella curva sulla destra rispetto alla tribuna centrale. Era divisa in tre settori chiamati O, M e N. Stessa cosa per lacurva del Liverpool.

Nei settori Y ed X erano stati messi tifosi inglesi, del Liverpool, certo, ma anche alcuni Headhunter, i cacciatori di teste del Chelsea, una frangia hooligan particolarmente violenta.

Nell’ultimo settore, a completamento della curva, una zona neutra, il settore Z. I biglietti non facevano parte del pacchetto del tifo organizzato, erano a disposizione di chi riusciva ad acquistarli.

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C’era di tutto in quel settore: amici, genitori con figli,  si ritrovarono in quel settore cadente di costruzione, come se fosse riservato solo per eventi particolari, ma non per una partita di calcio.

La partita era prevista alle 20.15. Tutto accadde in un attimo, erano circa le 19.20 quando si cominciò a vedere agitazione nei settori di curva inglesi. Si attaccavano alle reti di sbarramento e spingevano per buttarle giù.

Quello che colpì era la rabbia, la violenza degli inglesi nel voler sfondare le reti di sbarramento. Non si capiva perché, quale fosse lo scopo, solo la ricerca di uno scontro sbagliato.

Poi, la tragedia immane.

Le immagini di un giorno funesto

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