Coronavirus, dati che peggiorano: le tre regioni più a rischio

Tornano a salire i numeri che riguardano decessi e contagi per il coronavirus. Tre le regioni a rischio: Italia frammentata in vista del 3 giugno.

A 6 giorni dal via libera agli spostamenti tra regioni, i dati sul coronavirus in Italia ci dicono che non tutti sono pronti ad accogliere senza rischi la fine del lockdown.

Qualcuno ieri ha già fatto della squallida ironia sulle zone da scegliere dove andare in vacanza: la realtà è che c’è il rischio che il Nord venga ancora una volta isolato. Piemonte, Lombardia e Liguria restano sorevegliati speciali.

I dati dell’ultimo bollettino Protezione civile

Sono 117 le vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore: risalgono rispetto al livello più basso da inizio marzo toccato con 78. In Lombardia nell’ultima giornata se ne sono registrate 58, ovvero la metà del dato nazionale, mentre il giorno prima erano state 22. I morti a livello nazionale salgono così a 33.072.

Ma c’è anche la buona notizia: Otto regioni non hanno nuove vittime. Sono Marche, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata e la Provincia di Bolzano.

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Risalgono anche i nuovi positivi, con un ritorno ai livelli di 4 giorni fa. Sono ora 231.139 i contagiati totali, 584 in più. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. In Lombardia sono 384 in più. Il giorno prima l’incremento nazionale era stato di 397.

Sono saliti a 147.101 i guariti e i dimessi, con un incremento di 2.443. Martedì l’aumento era stato di 2.677.

505 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 16 in meno. Di questi, 175 sono in Lombardia, 8 meno. I malati ricoverati con sintomi sono invece 7.729, con un calo di 188, mentre quelli in isolamento domiciliare sono 42.732, con un calo di 1.772.

Un’Italia divisa in vista del 3 giugno

Coronavirus
Coronavirus (Fonte da gettyimages)

Esiste oggi un’Italia frammentata, con regioni in cui i nuovi casi sono bassissimi e altre in cui sono nell’ordine delle decine e delle centinaia. “I dati importanti sono quelli relativi ai parametri nelle diverse regioni italiane in vista della riapertura”, osserva il fisico Federico Ricci Tersenghi, dell’Università Sapienza di Roma.

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Ora resta da vedere come il governo deciderà di organizzare gli spostamenti tra regioni previsti, senza più autocertificazioni dunque senza ‘motivi di necessità’, dal prossimo 3 giugno. La Lombardia rischia più di tutte di restare isolata ma rischiano anche Piemonte e Liguria.

Aspettando i nuovi dati e il respondo dei troppi assembramenti registrati in tutta Italia dal 18 maggio.

 

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