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Fase 2 negozi e attività, le date di chi apre e chi rimane chiuso, nuovo decreto

Il nuovo decreto presentato da Conte per la Fase 2 coronavirus in programma da lunedì 4 maggio. Ecco il calendario per la riapertura delle varie attività e le regole da seguire

Dopo tanto attesa finalmente il Premier Giuseppe Conte si è pronunciato sulla cosiddetta fase 2 nella lotta al coronavirus, quella che inizierà il prossimo 4 maggio. In molti sono rimasti delusi perché si aspettavano una maggiore libertà di movimento personale e un ritorno alla vita lavorativa decisamente più corposo. Invece, almeno fino al 18 maggio molte restrizioni saranno praticamente le medesime con cui abbiamo dovuto fare i conti in questi due mesi di quarantena.

Il memorandum Fase 2 prevede quindi che dal 4 maggio torneranno a lavorare circa 2,8 milioni di cittadini. Insomma, un po’ poche se rapportate alla grandezza del paese, ma al momento queste sono le disposizioni. Vediamo nel dettaglio chi potrà rialzare la saracinesca e a quali norme dovrà attenersi.

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Coronavirus, date riaperture attività

Fonte Pixabay

Buone notizie per le attività produttive, nella fattispecie manifattura, costruzioni e commercio all’ingrosso. Dovranno però attenersi alle regole vigenti sull’igiene e sul distanziamento sociale e sull’utilizzo delle mascherine, il cui uso sarà obbligatorio. D’altronde l’Italia è pronta in tal senso visto che ne sono già state distribuite 138 milioni e che la filiera continuerà nei prossimi mesi. Altra novità riguarda il prezzo di quest’ultimo su cui Conte ha indicato nel dettaglio le regole a cui farmacie ed esercizi adibiti alla vendita dovranno conformarsi.

Accurate verifiche andranno fatte anche sulla temperatura corporea prima dell’ingresso sul posto di lavoro. Se supera i 37,5° non sarà consentito l’accesso. Chi invece avverte dei sintomi influenzali è tenuto ad informare tempestivamente il datore di lavoro e naturalmente a non recarsi sul posto. La sanificazione rimane basilare, soprattutto nelle aree maggiormente colpite, dove dovrà essere fatta una pulizia straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavori e delle aree comuni.

Le aziende inoltre dovranno mettere a disposizione gli erogatori con i detergenti e igienizzanti per le mani e ai lavoratori è fortemente raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone. Per i lavoratori che non possono rispettare la distanza di un metro, oltre alle mascherine devono essere utilizzati anche altri strumenti come guanti, tute, occhiali, cuffie e camici.

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Per quanto concerne l’accesso agli spazi comuni come mense ed aree fumatori, dovranno essere contingentate e sottoposte ad una continua ventilazione. Naturalmente il tempo di permanenza deve essere ridotto allo stretto necessario e deve essere tenuta la distanza di 1 metro tra le persone presenti.

Quando riapriranno le altre attività?

Tutti i settori non menzionati dovranno ancora pazientare. A meno di clamorosi colpi di scena o di nuova ondata di contagi, il 18 maggio riapriranno attività commerciali al dettaglio, musei e biblioteche e saranno consentiti gli allenamenti per gli sport di gruppo.

Per altri tipi di impieghi la luce in fondo al tunnel è ancora piuttosto lontana. Bar, ristoranti, centri massaggi, parrucchieri e centri estetici potranno riprendere solo a partire dal 1 giugno. Nel caso della ristorazione sicuramente con forti restrizioni. Chi invece aspettava con ansia di poter tornare a sistemarsi l’acconciatura ha dovuto ingerire un boccone amaro e così come ha fatto in questo periodo dovrà proseguire con il fai da te. E gli stabilimenti balneari? Al momento il mare è un privilegio solo per chi ci vive vicino, mentre per la stagione estiva saranno varate disposizione per il distanziamento degli ombrelloni e per l’accesso alle spiagge. Insomma, work in progress.

Antonio Pilato
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Antonio Pilato

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