Coronavirus, fase 2: le nuove regole per l’ufficio e i test sierologici

Non manca molto alla fase 2. Come cambiano le regole negli uffici e nelle aziende? Tutto quello che c’è da sapere per i lavoratori 

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Il 4 maggio potrebbe partire la fase 2 dell’emergenza coronavirus, quella della graduale riapertura di alcuni esercizi. Che cosa cambierà per tutti i cittadini italiani? Pare che a cambiare saranno soprattutto le regole negli uffici e nelle aziende, i luoghi di lavoro per eccellenza, dove ovviamente molti impiegati si devono ritrovare per svolgere le proprie mansioni.

Le aziende, certamente, dovranno rispettare molte regole per garantire gli standard di sicurezza, se vorranno riaprire. Sono molte le novità che ogni giorno arrivano per quanto riguarda questa nuova fase. Innanzitutto, alle Asl sarà fornito il numero di telefono delle persone entrate in contatto con i contagiati dal virus. Alle varie aziende saranno, dunque, messi a disposizione i dati per tracciare tutte le persone entrate in contatto con altre positive.

Un’altra novità potrebbe riguardare l’obbligo di misurazione della temperatura, per ogni lavoratore, ogni volta che si va a lavorare. Le aziende, dovranno quindi dotarsi di un termoscanner posto all’ingresso, oltre che dei guanti, mascherine e gel disinfettanti. Inoltre, ogni ufficio dovrà avere un medico di riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità.

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Coronavirus, Fase 2: utilizzo delle mascherine e ricorso ai test sierologici. Ecco cosa c’è da sapere

Coronavirus, fase 2
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La questione sulle mascherine è quella che più attanaglia i cittadini italiani. La loro scarsità preoccupa sempre la popolazione che si domanda se ce ne saranno a sufficienza da utilizzare quando si potrà uscire di casa.

Il direttore vicario dell’Oms, Ranieri Guerra chiarisce che le mascherine ci sono – anche se – l’approvvigionamento va rinforzato“. Sempre Guerra spiega che il numero di mascherine, in ambito lavorativo, dipende anche da cosa e da quando si prevede di riaprire, perché Dipende dall’attività lavorativa, ci sono persone per cui non ne basta una al giorno e vanno cambiate ogni tot ore.

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Altra questione importante è quella dei test sierologici. Questi test vanno effettuati per individuare chi ha già avuto il coronavirus, anche coloro che sono asintomatici. Tale test sarà sottoposto ad un campione di 150 mila persone individuate nel Paese sulla basi di un campionamento del genere, della fascia d’età e della mansione lavorativa. Grazie a questi test si potrà individuare chi ha sviluppato gli anticorpi che lo rendono immune alla malattia, un aspetto molto importante che potrà concorre a rendere la situazione meno complessa.

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