Coronavirus, lo sfogo di Laura Pausini: “Non credo ai miei occhi”

La cantante italiana si sfoga duramente sui social. Ancora troppi, gli italiani che scendono in strada, incoscienti del momento che attraversa il Paese

Il Governo italiano ce la sta davvero mettendo tutta, insieme agli uomini della sanità, alla Protezione Civile, ed alle forze dell’ordine, per ovviare nel minor tempo possibile, all’emergenza da Coronavirus, che investe il Paese.

Se così si può dire della maggioranza dei cittadini italiani, purtroppo c’è un’altra faccia della medaglia che parrebbe avere intenzione di remare contromano. Tantissime, dal Nord al Sud, le denunce per uscite non necessarie: da qui, lo sfogo della famosissima cantante italiana, Laura Pausini, sui social.

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Laura Pausini fa sentire la sua rabbia sui social: troppi italiani per strada

Indignata, arrabbiata, anche un po’ stupita: Laura Pausini si lascia andare ad un duro sfogo sui social, visto che la gravità del momento che sta vivendo l’Italia a causa del Coronavirus, probabilmente non è ancora stata compresa da tutti.

Anche in questa situazione d’allarme, il Paese fa venir fuori la parte peggiore di sé, non a causa di tutti, naturalmente, ma di tanti, questo sì. Un esempio è la farmacia che ieri a Roma, è stata denunciata per un sovraccarico esorbitante dei prezzi, di gel, guanti e mascherine. Ma c’è anche chi esce tranquillamente per una corsetta, o per una passeggiata, con le denunce personali, che ad oggi sono quasi cinquantamila in tutto lo stivale.

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Da qui, inevitabile lo sfogo social della cantante emiliana, che in risposta ad un commento ricevuto su Instagram, scrive così: “Non lo so io veramente sono incazzata nera. Cerco di calmarmi ma la notte, quando mia figlia dorme e posso leggere e aggiornarmi sulla giornata appena passata, non posso credere ai miei occhi. C’è gente che va ancora in giro!”. Inizia così lo sfogo della cantautrice, che continua: “Non posso giustificare questa cosa. Per andare a correre? Per prendere una boccata d’aria? Ma apri la finestra e non rompere il c***o”. Conclude, in questo modo, dopo qualche rigo, con un riferimento al passato: “Fuori c’era la guerra…ma anche questa lo è”.