Coronavirus: benzina e diesel in ribasso: quanto costano adesso?

L’emergenza sanitaria dovuta alla propagazione del coronavirus e il blocco delle attività sta influendo pesantemente sul prezzo di benzina e diesel 

L’incubo coronavirus continua a far capolino sull’Italia e sull’Europa, talvolta con storie commoventi, emblema di questa assurda fase. Per il resto, il Bel Paese sta vivendo un periodo di stallo irreale e senza precedenti, che sta provocando degli effetti deleteri anche per quanto riguarda l’economia. All’orizzonte non ci sono grandi novità sulla fine della quarantena, anzi con tutta probabilità si andrà ben oltre il 3 aprile, data inizialmente designata per la ripresa delle attività.

Il quadro attuale è ancor più drammatico di quello della crisi globale del 2008. D’altronde le città diventate scenari di film post apocalittici di certo non possono portare introiti e prosperità. In tal senso spicca il netto calo dei prezzi dei carburanti fossili.

LEGGI ANCHE -> CORONAVIRUS: CAMBIANO I PREZZI BENZINA E DISEL. ECCO DOVE COSTANO MENO 

Coronavirus, ecco quanto costano adesso benzina e diesel

Già nella primissima fase della pandemia, benzina e diesel avevano avuto dei netti cali di prezzo. Il Ministero dello Sviluppo che aggiorna quotidianamente i dati relativi ai prezzi dei due carburanti più utilizzati per i mezzi a motore, ha fornito dei dati decisamente eclatanti a riguardo. Nella modalità servizio standard (o servito) la benzina è scesa a 1,645 euro a litro, mentre il diesel a 1,534. Passando invece al self service, opzione di gran lunga più gradita ai consumatori, ha toccato quota 1,495 al litro per la verde e 1,382 per il gasolio.

LEGGI ANCHE -> CORONAVIRUS, GOVERNATORE FONTANA: “CI VUOLE L’ESERCITO” 

Ma non finisce qui. I costi potrebbero cadere ancor di più a picco se dovesse protrarsi l’epidemia di Covid-19 (aspetto abbastanza probabile allo stato attuale). Dunque nei prossimi giorni è lecito aspettarsi ulteriori notizie a riguardo. Nel frattempo chi per forza di cose deve andare spostarsi per andare a lavoro, può almeno approfittare della situazione per fare rifornimento a “prezzo di saldo”. Una magra consolazione, che di certo non può compensare tutti gli aspetti della vita reale che attualmente stanno venendo a mancare.