Germania: notte di follia ad Hanau. Due sparatorie, 11 morti

E’ accaduto tutto nella notte ad Hanau: almeno nove le vittime della duplice sparatoria in due locali della città.

sparatoria hanau
Sparatoria ad Hanau, Germania (fonte foto: web)

Eʼ accaduto in due diversi locali di Hanau, in Germania. Due locali in cui si fuma il narghilè, frequentati da turchi e curdi. L’attentatore ha aperto il fuoco al “Midnight” in centro città, poi si è spostato in auto all'”Arena Bar & Café”, in un altro quartiere. Nel primo locale avrebbe suonato il campanello, poi sarebbe entrato nell’area fumatori e avrebbe ricominciato a sparare alla cieca.

Almeno 9 persone sono morte e altre cinque sono rimaste ferite in maniera gravissima.

Secondo quanto riferito da testimoni sul posto, qualcuno sarebbe arrivato intorno alle dieci di mercoledì sera in centro città su una macchina scura e avrebbe sparato all’impazzata nei due diversi shiha-bar. Almeno una persona sarebbe stata arrestata. L’autore della strage, invece, è stato trovato poi morto in casa, assieme ad un altro cadavere. Quindi in totale i morti sarebbero al momento undici.

L’inchiesta è in corso. Dopo il ritrovamento di un video e di una lettera a casa del killer, alcuni media parlano del gesto di un estremista di destra. Attualmente non ci sono indicazioni su altri responsabili della strage, ha scritto su Twitter la polizia dell’Assia Sud-orientale. Hanau si trova nel land dell’Assia, a una ventina di chilometri da Francoforte.

presunto killer: Tobias Rathjen
Il presunto killer: Tobias Rathjen, responsabile della strage in Germania

È stato il ministro dell’Interno dell’Assia, Peter Beuth, a confermare alcuni dettagli. Tra cui il movente “razzista”. E “un attentato alla nostra società libera e pacifica”.

In un video e una lettera Tobias Rathien, 43 anni, questo forse il nome dell’attentatore, avrebbe spiegato le ragioni della sua furia omicida. Il giornale tedesco Bild che per primo fa il nome del killer rende noto che l’uomo avrebbe lasciato un messaggio e un video in cui rivendicava l’attentato. In entrambi l’attentatore sostiene la necessità di «vernichten», annientare, «popoli ed etnie che non possiamo più espellere dalla Germania»

Il portavoce di Angela MerkelSteffen Seibert, parla in un tweet di “orrendo crimine” ed esprime il suo cordoglio alle famiglie delle vittime.

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