Cambiamenti climatici: Marmotte in Russia sveglie dal letargo. VIDEO

UnoL’episodio che testimonia ancor di più gli effetti deleteri dei cambiamenti climatici è avvenuto allo Leningradsky Zoopark di San Pietroburgo

Marmotte
Marmotte (Fonte Pixabay)

I cambiamenti climatici sono una triste realtà che non si può più sottovalutare. Le manifestazioni in tal senso negli ultimi anni sono ormai troppe e gli effetti sulla flora e sulla fauna stanno pian piano diventando deleteri. Lo scioglimento di diversi ghiacciai al polo nord, emblematico il caso dell’Islanda dove è stata appurata l’estinzione di Okjokull, i 18°raggiunti in Antartide con tanto di distacco di un blocco di ghiaccio grosso quanto Malta, i 30° in Svezia dell’estate 2018 sono solo alcuni dei tantissimi esempi inerenti a questa situazione ormai già degenerata.

Una condizione non più sostenibile, su cui però l’attivismo a livello globale è ancora piuttosto basso. A farne le spese per ora sono gli animali che non sempre riescono ad adattarsi e ad evolversi a questi repentini cambiamenti.

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Cambiamenti climatici: il video delle marmotte già fuori dal letargo

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Uno degli ultimi avvenimenti in tal senso è il risveglio prematuro ed assurdo di alcune marmotte allo Leningradsky Zoopark di San Pietroburgo in Russia. Ad annunciarlo è stata la struttura stessa, che per far capire la gravità della situazione ha postato un video su Instagram con tanto di didascalia piuttosto eloquente: “Non è mai successo prima”.

Nel filmato si vede il simpatico roditore piuttosto spaesato, quasi come se si fosse reso conto che c’è qualcosa di strano e che in realtà la primavera non è ancora arrivata. Al tempo stesso le temperature non consone hanno disturbato il suo riposo e adesso per lui l’anno è iniziato in anticipo. Ad onor del vero i titolari del parco hanno trovato ben due esemplari di marmotte della steppa fuori dal loro rifugio anzitempo. Lo scorso anno il loro risveglio era avvenuto a fine marzo, mentre l’anno prima addirittura ad aprile. E il prossimo anno che succederà? Il rischio che i tempi possano ridursi ulteriormente non è assolutamente da escludere.

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