Bellissimo il Super Bowl che nella notte italiana tra il 2 ed il 3 febbraio ha visto in campo i 49ers. Tra loro, un ragazzo di origini italiane
A giudicare dai nomi delle compagini, San Francisco 49ers e Kansas City Chief, non diremmo che stavolta, l’evento sportivo spesso più seguito del pianeta, il Super Bowl NFL, abbia portato in campo qualcosa che ci appartiene.
Ed invece più che qualcosa, “qualcuno”, con il sangue tricolore, in campo ci è sceso e da protagonista. Sì, perché Jimmy Garoppolo, dall’inconfondibile cognome tutto italiano, è proprio il quarterback di una delle due squadre. Un po’ come fosse il fantasista della squadra di calcio, finalista di Champions oppure il Playmaker parlando in termini cestistici.
Origini italiane, per un altro talento a stelle e strisce, con qualcosa di familiare con Kobe Bryant, fenomeno NBA, che ieri è stato ricordato anche prima della gara di Football. A proposito, la Nike, starebbe decidendo di ritirare dal mercato web, i prodotti ‘Kobe’.
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Viso italiano, quanto il cognome, ma Garoppolo è un numero 10 atipico, se si pensa ai “classici” per quel che riguarda la nazione d’origine. Sì, perché Jimmy, indossa il numero del tipico trequartista, ma è un giocatore di Football Americano, anzi, finalista NFL con i suoi 49ers. Sfortunatamente, il ragazzone nato ad Arlington Heights nell’Illinois, ha perso la gara finale del torneo, ma non la speranza di essere ricordato come uno dei più forti del suo ruolo, di quest’epoca. Al suo esordio, giovanissimo, sosituì con la maglia dei Patriots, dove pure indossava la numero 10, il più forte giocatore in circolazione, Tom Brady, per la gioia e l’orgoglio della sua famiglia. Chissà quanto c’è di italiano in quel 10 appunto, numero tanto amato nello sport nazionale, proprio della nostra Italia, paese a cui Jimmy sarà certamente legato.
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Per la precisione, la bisnonna paterna del giocatore, Elena Teutonico, partì alla volta degli States esattamente cento anni prima, della partecipazione in un Super Bowl del pronipote, nel 1920. La donna, partì per l’esattezza, dall’Abruzzo, probabilmente dalla zona di Vasto. Papà Tony, ha tifato ieri per il ventottenne che di titoli, ne ha vinti già due, proprio però, all’ombra di Brady. Purtroppo stavolta è andata male, ma ci sarà tempo per rifarsi, con gli sportivi italiani che dalla prossima stagione, potranno di nuovo sintonizzarsi per tifare il proprio “cugino”.
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