Coronavirus: è iniziato il rimpatrio degli italiani

E’ atterrato questa mattina alle 6 all’aeroporto di Fiumicino il primo volo della China Airlines per il rimpatrio dei turisti cinesi. Tra poco tocca agli italiani.

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aereo militare (foto pixabay)

Atteso infatti per le 10 circa il volo militare, messo a disposizione dal Ministero della Difesa, che rimpatria 57 degli italiani bloccati a Wuhan, a causa della quarantena decisa per contenere l’epidemia del Coronavirus. Gli italiani resteranno ancora due settimane in isolamento alla Cecchignola, cittadella militare a sud di Roma.

Un italiano è rimasto a terra in Cina perché aveva qualche linea di febbre: secondo i protocolli dovrà ricorrere alle cure dei medici locali. L’aereo è partito, a quanto si apprende, poco prima delle 5 del mattino locali, le 22 di ieri, con un leggero ritardo.

L’annuncio dell’avvio, a partire da oggi, del ponte aereo da e per la Cina, era stato dato domenica dal Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli.

I NUMERI DEL CONTAGIO AGGIORNATI DALL’OMS

CORONAVIRUS
Coronavirus (foto pixabay)

Intanto si aggiornano i dati registrati in seguito a questa terribile epidemia: secondo i numeri ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sono 361 morti in Cina legati al nuovo coronavirus di Wuhan. Questi numeri superano i decessi causati dalla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars) che nel 2002-03 fece 349 vittime.

I contagi totali del coronavirus sono 17.205, più del triplo dei 5.327 della Sars. Per la Cina si tratta di un disastro economico che vede pesanti ripercussioni anche in Borsa (Shanghai e Shenzhen, cedono quasi lʼ8%. Tokyo ha perso lʼ1%, Taiwan lʼ1,2%, Bangkok -0,3% e Seul lo 0,01%)

24 province e municipalità cinesi, come Shanghai, Chongqing e il Guandong, hanno rinviato la ripresa delle attività economiche e produttive al 10 febbraio per i timori di contagio.  L’Hubei, cuore dell’epidemia, non ripartirà prima del 14 febbraio, sempre che non si richieda una “appropriata estensione” del periodo di ferie, ha scritto venerdì il Quotidiano del Popolo. Tutte queste sono aree che lo scorso anno, hanno pesato per oltre l’80% in termini di contributo al Pil della Cina e per il 90% all’export.

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Il coronavirus sembra sempre più una pandemia: “è molto, molto trasmissibile, e quasi certamente sarà una pandemia” afferma Anthony Fauci, il direttore dell’istituto americano per le allergie e le malattie infettive.

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