Brexit: Regno Unito fuori dall’Ue. Cosa cambia?

Le conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea possono interessare tutti, dai turisti a chi si reca in Uk per lavoro. Vediamo perchè.

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Brexit: ufficiale la separazione tra Uk e Ue (foto pixabay)

Innanzitutto avremo un cambiamento per quanto riguarda i documenti con cui poter accedere nel Regno Unito. Fino a oggi era accettata anche la Carta di Identità e varrà ancora per tutto il periodo di passaggio, ossia il 2020. Dal 2021, invece, per entrare nello Stato della Regina Elisabetta sarà necessario avere il passaporto.

Inoltre fino al 31 gennaio è stato possibile fermarsi in UK per tutto il tempo desiderato senza bisogno di alcun documento. Dal 1 Febbraio invece il Regno Unito diventerà un paese straniero a tutti gli effetti, come lo sono gli Stati Uniti, o il Giappone. Per trasferirsi a Londra, per periodi superiori ai 3 o 6 mesi, sarà necessario un visto.

Anche per chi vorrà visitare Londra, dal 2021 dovrà procurarsi un visto turistico. Per fortuna si tratterà di visti facilitati che si potranno ottenere anche on line. E così, anche gli Studenti che decidono di andare ad approfondire lo studio dell’Inglese nel Regno Unito avranno bisogno di un documento d’ingresso.

Dal 2021 tornerà una frontiera tra l’Inghilterra e l’Unione Europea. Il paese oggi è per sua natura separato dal resto del continente, essendo un’isola. Ciò che verrà aggiunto sarà  però un confine fisico tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda: il primo appartiene a UK, il secondo è uno stato membro dell’Ue.

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Anche il treno veloce francese TGV  che collega Parigi e Londra, dal 1 gennaio 2021 dovrà effettuare controlli di frontiera e passare una dogana all’arrivo a Londra e a Parigi, come  accade oggi negli aeroporti.

Per le amanti dello Shopping è importante sapere che dal 1 febbraio saranno accettate solo le sterline.

Tra gli argomenti più spinosi della trattativa ci sono due punti: uno riguarda l’importazione del Made in Italy e l’altro riguarda l’immigrazione.

Per quanto riguarda il commercio, il Regno Unito compra tantissimi beni dall’Europa, dal cibo all’abbigliamento, e dal 1 febbraio tutti questi dovranno passare una dogana e chissà forse anche pagare dei dazi.

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Infine per quanto riguarda l’immigrazione potranno entrare solo coloro che dimostrano di avere un lavoro pagato più di 30mila sterline l’anno al fine di limitare l’ingresso di manodopera non specializzata e favorire l’ingresso di lavoratori qualificati.

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