Reddito di cittadinanza più elevato per i single. Ecco perché

Il reddito di cittadinanza deve essere più elevato per i single, è quanto sostenuto dal presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Scopriamo perché e quali sono gli ultimi dati sull’applicazione della misura

Massimiliano Dona
Massimiliano Dona, Presidente UNC (Facebook)

L’Unione Nazionale Consumatori, sulla scorta dei dati INPS sul reddito di cittadinanza ne propone l’innalzamento per i single a 829 euro.

Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, afferma che se i poveri assoluti sono in totale 1,82 milioni, il reddito di cittadinanza “ha raggiunto solo il 55,7% della platea di chi avrebbe bisogno di un sostegno economico”, ritenendo comunque che l’assegno percepito con il reddito di cittadinanza sia “Troppo basso“.

“Non solo l’importo medio per famiglia è sotto anche al beneficio massimo previsto per i single. Ma il famoso importo di 780 euro andrebbe addirittura alzato a 829 euro. I 780 euro, infatti, erano i 6/10 del reddito mediano familiare al tempo del Rapporto annuale Istat del 2014, ma i dati resi noti a dicembre 2019 ci dicono che il reddito per le persone sole è salito a 16.571 euro, quindi ora il dato equivale a 828,55 euro”.

Reddito di cittadinanza e dati ufficiali: in quanti l’hanno chiesto e a quanti è stato erogato

Reddito di cittadinanza - modulo SR183: come rinunciare?
Moduli per il Reddito di cittadinanza (getty images)

In base a quanto risulta dai dati INPS, ad oggi il reddito di cittadinanza è stato erogato a oltre un milione di famiglie con importi medi di 484,44 euro al mese, con picchi massimi in Campania di 554 euro.

Nello specifico, i dati dell’Osservatorio sul Reddito di cittadinanza, aggiornati al 6 dicembre scorso, le domande per ottenere l’ammissione al reddito di cittadinanza e alla pensione di cittadinanza pervenute all’INPS sono pari a 1.623.000, delle quali 1.066.110 sono state accolte, 112.396 sono in fase di lavorazione e 444.494 sono state respinte o cancellate.

In merito invece alla suddivisione per aree geografiche, fa sapere l’istituto, sono state accolte 643.999 domande a fronte delle 902.341 pervenute dalle regioni del Sud e dalle Isole (60,4%), 260.024 domande a fronte delle 455.641 pervenute dalle regioni del Nord (24,4%) e 162.087 a fronte delle 265.018 pervenute dalle regioni del Centro (15,2%).

Mentre, aggiunge l’INPS, dei 1.066.110 nuclei, le cui domande sono state accolte, risultano essere 51.681 quelle relative a soggetti che ad oggi sono decaduti dal diritto, 890.756 riguardano nuclei percettori del reddito di cittadinanza, con 2.311.285 persone coinvolte. La restante parte, 123.673,  è relativa a nuclei percettori di pensione di cittadinanza, che vedono 140.668 persone coinvolte.

Fa inoltre sapere l’istituto che i dati relativi ai nuclei beneficiari di reddito e pensione di cittadinanza, riferiti a persone coinvolte e all’importo medio del beneficio, possono essere oggetto di libera consultazione ad opera dell’utente attraverso l’osservatorio statistico navigabile, non solo, i dati così ottenuti possono essere esportati in formato Excel attraverso la selezione personalizzata.

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