Il turismo che ci fa “vergognare” di essere italiani

Non tutti decidono di passare le festività in famiglia: quanto e dove è diffuso il turismo sessuale, un fenomeno che riguarda sia gli uomini che le donne

Turismo sessuale
Turismo sessuale

Si avvicina il periodo natalizio e si approssimano le festività, un periodo bello che gli italiani amano trascorrere in famiglia, nel calore della casa addobbata e nell’affetto dei propri cari. Tuttavia, c’è chi vive tali periodo di feste in modo molto diverso, dando vita ad un fenomeno più diffuso di quanto si pensi: il turismo sessuale.

Tale fenomeno, stando a quanto riportato da Donna moderna, sembrerebbe essere in crescita, iniziato all’incirca negli anni ’80 ma cresciuto via via in modo costante.

Protagonisti del turismo sessuale sono anzitutto gli uomini; stando al rapporto dell’Ecpat, si tratta sopratutto di 40enni, anche se l’età media sembra star calando. Sono uomini disposti a viaggiare e a spostarsi, e a pagare per ricevere prestazioni sessuali in cambio. Le figure in questione, in media, sono professionisti e imprenditori, ovvero uomini, che hanno famiglia, che hanno la possibilità economica favorevole per alimentare tale fenomeno.

Ciò che emerge è che ad essere interessate al turismo sessuale non sarebbero solo gli uomini ma anche le donne, il cui numero sarebbe in crescita.

Turismo sessuale: la mappa e le mete di lei e di lui

Un fenomeno in crescita insomma, quello del turismo sessuale, che si capitalizza in diverse località a seconda se la richiesta proviene dal mondo maschile o da quello femminile.

Le mete di lui:

  • Havana e Cuba;
  • Bangkok, in Thailandia;
  • Rio De Janeiro, in Brasile;
  • Marrakech, in Marocco;

Le mete di lei:

  • Talamanca, Costa Rica;
  • Havana e Cuba;
  • Victoria, alle Seychelles;
  • Capo Verde;
  • Marrakech, in Marocco.

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Turismo sessuale, un fenomeno in crescita, e non solo maschile. La piaga del turismo sessuale minorile

Turismo luci rosse
Turismo luci rosse

Sono in molti, dunque, a preferire una vacanza fatta di pagamento in denaro in cambio di prestazioni sessuali, rispetto ad un tranquillo periodo passato in famiglia, a godersi le festività estive o quelle natalizie, per citarne un paio.

Come detto, tale fenomeno non riguarderebbe più soltanto l’uomo, ma anche la donna starebbe ricorrendo sempre più spesso al turismo sessuale. Come riporta Donna Moderna, tra i primi a tracciare un profilo della donna in cerca di tale avventura c’è, nel 1998, il sociologo e antropologo Klaus de Albuquerque, con la sua fatica letteraria dal titolo In cerca del Big Bamboo.

A tal riguardo, viene fuori una sorta di divisione in 4 categorie:

  • “Debuttanti”, le donne alla prima esperienza.
  • “Situazionali”, coloro che pur non avendo tale obiettivo inizialmente, sono aperte all’avventura.
  • “Veterane”, ovvero le donne che compiono il viaggio con tale motivazione.
  • “Reduci”, chi cioè ha provato la suddetta esperienza durante un viaggio e ha deciso di creare rapporti che vengono tenuti in vita.

Chi sono, in media, le donne che ricorrono al turismo sessuale? Di solito si tratta di donne bianche, benestanti, dai 40 ai 60 anni, che cercano di sfuggire alla noia della loro vita. Tuttavia, sembra ci siano anche casi di giovani turiste che dopo essersi innamorate sul luogo della vacanza hanno instaurato dei rapporti con gli uomini conosciuti. Spesso, le donne appartenenti a tale categoria crede di aver trovato l’amore.

La piaga del turismo sessuale minorile

Relativo al fenomeno, ma con una connotazione molto diversa, è il turismo sessuale minorile, una piaga che si fonda sul reato di pedofilia. I numeri che emergono sono spaventosi e l’Italia, a tal riguardo, può ‘vantare’ un triste traguardo.

Stando ai dati Ecpat, riportati da Donna Moderna, circa 1 milione di persone all’anno fa pratica di turismo sessuale con minori, generando una ricchezza che si aggirerebbe all’incirca sui 5 miliardi in totale, dove a farla da padroni spesso è la criminalità.

Germania, Giappone, Francia e Stati Uniti sono i Paesi da cui partono il maggior numero di persone; i suddetti Stati, tuttavia, sono preceduti dall’Italia.

Le destinazioni maggiormente legate a tale fenomeno sono Kenya, Santo Domingo, Colombia e Brasile. Non manca la Thailandia, nota per tale fenomeno, che però ha messo in campo una politica di contrasto incisiva che ne ha ridotto i numeri.

Bambini e adolescenti costretti a vendere il proprio corpo per pochi soldi, questa la piaga del turismo sessuale minorile, la cui età, spesso, va dai 12 ai 14 anni.

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